Quanti stipendi servono per comprare casa a Milano o Roma, Napoli e Torino

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La casa è da sempre nelle corde degli italiani. Si trattasse di una prima o di una seconda casa, di un immobile nuovo o da ristrutturare, di un appartamento in centro o in periferia, poco cambia. L’immobile trasmette sicurezza e solidità e il più delle volte, ma non sempre, tende ad aumentare di valore nel corso del tempo.

Premesso ciò, vediamo allora quanti stipendi servono per comprare casa a Milano o Roma o nelle altre principali città italiane.

Cosa porta all’aumento dei prezzi?

Al pari degli altri mercati, anche quello immobiliare segue tutta una serie di leggi che ne influenzano le evoluzioni dei prezzi nel tempo.

In primis, tutto dipende dalla forza della domanda. Se la gente non cerca case, difficilmente i loro prezzi salgono. Cioè, se mancano i compratori, o risultano in numero inferiore agli acquirenti, risulta difficile (o impossibile) che aumentino i valori degli immobili.

Pertanto, un’altra causa strettamente legata alla prima è quella demografica. Nascite e flussi migratori, in entrata e in uscita, determinano quantità e qualità degli acquirenti sul mercato.

Altro fattore che soffia sul rialzo dei prezzi è l’andamento dell’economia. Quando il PIL e l’occupazione sono ai loro massimi livelli, la gente è ottimista e più propensa a investire sul lungo periodo.

Infine, incidono anche le tasse sulla casa (specie per quelle a uso investimento) e/o la presenza di eventuali incentivi come i Bonus casa, per esempio.

Quanti stipendi servono per comprare casa a Milano o Roma, Napoli o Torino

La scorsa settimana il portale Tecnocasa ha pubblicato l’esito di uno studio particolare. Ha stimato il numero di annualità di stipendio necessari per comprare una casa di 85 mq nelle grandi città nel secondo semestre 2021.

L’indagine considera il prezzo al mq di un immobile medio usato, secondo i dati rilevati dalle agenzie del network. Inoltre, considera le retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (esclusi i dirigenti) a tempo pieno, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali. Infine, lo studio ipotizza che il redito fosse integralmente destinato all’acquisto dell’immobile.

Ora, in media servono 6,9 annualità per il grande passo immobiliare. Un dato che al suo interno nasconde tante sfaccettature differenti. Scendendo nel dettaglio, infatti, incontriamo al 10°, 9° e 8° posto le città di Genova (3,5), Palermo (3,6) e Torino (4,9). Risalendo la classifica troviamo invece Bari con 5,1 annualità, Verona con 5,2, infine Napoli e Bologna con 7,3 e 7,9 annualità.

Quanto al podio di questa speciale classifica, Firenze e Roma seguono la città di Milano. Mentre nella metropoli lombarda servono 12,8 annualità per comprare casa, nelle due città del centro Italia l’asticella si ferma a 9,1.

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