Quando indossare lo smoking e consigli su scarpa, fascia, cravatta o papillon

smoking

Per la rubrica Moda e Beauty, quest’oggi ci occuperemo di Lui. Contrariamente a quanto siamo soliti fare, parlando di gonne e make-up, abiti dalle linee che snelliscono e colori di smalto da scegliere in base alla forma delle unghie o le tendenze moda del momento, oggi proponiamo ai nostri Lettori un approfondimento che riguarda i signori uomini. Parleremo in particolare dello smoking. Il capo maschile più elegante per eccellenza. Secondo la tradizione, lo smoking sarebbe nato a Londra nel 1865 come capo unico, una sorta di maxi giacca da indossare per proteggere gli abiti dall’odore di fumo (da qui si capisce anche l’etimologia del vocabolo stesso). Col passare del tempo, questo soprabito è divenuto simbolo di estrema eleganza e raffinatezza.

Com’è composto uno smoking: caratteristiche di giacca e pantaloni

Lo smoking tradizionale è nero ma, sempre più spesso, lo si vede anche nella versione blu notte. I tessuti più utilizzati sono la seta per l’estate e il misto lana per l’inverno.

La giacca da smoking ha dettagli ben specifici che lo rendono facilmente riconoscibile. È dotata di rever sciallato, a lancia o classico, con bordo molto stretto in seta. Questo dettaglio serve per donare luminosità all’abito. Inoltre la giacca dello smoking ha un solo bottone, rivestito con il medesimo tessuto dell’abito o con la seta del rever. Sulla parte retrostante non ci sono spacchi, mentre sulla parte anteriore e bassa si nota una stondatura ampia. Infine i taschini sono a filetto, spesso decorati con inserti in raso o seta, in perfetto abbinamento col tessuto del rever. Per quanto riguarda i pantaloni dello smoking, la caratteristica più evidente è la presenza del gallone, ossia l’applicazione di una striscia di seta che corre lungo la cucitura esterna della gamba. Sono privi di risvolto, così come di passanti per la cintura.

Quando indossare lo smoking e vari consigli sugli accessori da abbinare

Ci sono eventi formali che richiedono esplicitamente lo smoking. In genere, questo è espressamente indicato nell’invito con l’espressione “black tie”. Ci sono poi casi in cui non è necessario specificare il dress code perché lo smoking è fortemente consigliato. Ecco alcune situazioni tipo:

  • prime teatrali e prime di un’opera;
  • eventi privati molto formali e raffinati;
  • serate di gala;
  • debutto in società (ballo delle debuttanti);
  • sposo e testimoni, purché il matrimonio si celebri dopo le 18.

Che scarpa va sotto lo smoking?

Dopo aver visto quando indossare lo smoking e le occasioni in cui è consigliato, analizziamo ora alcuni dettagli importanti. Poiché lo smoking è un capo d’abbigliamento maschile molto sobrio ed estremamente elegante e formale, suggeriamo di indossare scarpe chiuse e poco lavorate. Per i calzini, optare per un filato leggero, come la filanca, che sia della stessa tinta dell’abito. Ovviamente, il pantalone deve cadere alla perfezione. Non deve essere né troppo corto né creare antiestetiche pieghe.

A cosa serve la fascia?

Riveste il punto vita. Metà dovrebbe coprire la camicia e metà i pantaloni. Va indossata con le pieghe rivolte verso l’alto. Questo accessorio presenta specifici vantaggi, come:

  • contenere i biglietti per l’opera, lo spettacolo teatrale o il concerto a cui si assisterà;
  • è più fresca e leggera rispetto ad un gilet o un panciotto;
  • fa apparire l’uomo più slanciato;
  • fa sembrare il punto vita più sottile.

Oggigiorno, nei matrimoni in cui lo sposo sceglie di indossare lo smoking, spesso si sceglie una fascia di un colore che richiami la mise della sposa (se questa indossa un abito particolare con qualche dettaglio cromatico particolare) oppure il colore predominante dei fiori che compongono il bouquet.

Cravatta o papillon?

In questo caso, nessun dubbio. Il papillon è sicuramente l’accessorio imprescindibile quando si indossa uno smoking. Da abbinare ad una camicia con colletto con alette.

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