Pochi sanno che questa pianta a inizio filare di un vigneto può proteggerlo dalle malattie

vigneto

La definiscono la pianta-spia o sentinella e si pianta a capo di un filare di vigna. Oltre ad essere uno spettacolo meraviglioso, ha il compito di rilevare lo stato di salute in cui versa quest’ultimo e di favorire un’azione rapida e diretta del viticoltore nel caso in cui la coltivazione vinicola fosse minacciata.

La pratica è utilizzata fin dall’antichità e col tempo è diventato sempre più frequente trovare questi arbusti a inizio filare. Ma di che pianta si tratta?

Stiamo parlando della regina dei fiori: la rosa.

Pochi sanno che questa pianta a inizio filare di un vigneto può proteggerlo dalle malattie. Non è quindi soltanto per una questione estetica, vista la sua bellezza in grado di trasformare il vigneto in un giardino, che la rosa viene utilizzata in vigna. Essa infatti manifesta prima i sintomi delle patologie che possono colpire la vite. Viene attaccata più facilmente dai parassiti e subisce per prima le carenze minerali. Ciò può garantire degli interventi tempestivi importantissimi per la vite e per il raccolto dell’uva.

La rosa è la prima pianta ad essere attaccata dall’oidio, detto anche Uncinula necator, una malattia proveniente da un fungo fitopatogeno. Detto anche mal bianco poiché si manifesta con delle macchie grigio biancastre che creano una specie di patina polverosa sulla superficie dei chicchi, è l’incubo dei vigneti poiché ritarda la crescita della vite, e nel peggiore dei casi ne consegue la perdita del raccolto. L’umidità unita al caldo contribuisce all’insorgere dell’oidio che favorisce quindi lo sviluppo del fungo soprattutto in autunno e primavera. Ma grazie a questo escamotage il fungo trova prima la rosa del vigneto, permettendo quindi al viticoltore di intervenire e salvaguardare il filare.

Pochi sanno che questa pianta a inizio filare di un vigneto può proteggerlo dalle malattie

Un’altra patologia è la muffa grigia o botrite che determina marciume del grappolo e alterazioni post-raccolta dell’uva. Lo sviluppo di questa infezione è poi favorito da una differente predisposizione climatica annuale. Anche in questo caso la rosa è la spia per l’arrivo di questa malattia.

La rosa può anticipare anche il tumore radicale batterico che colpisce in maniera aggressiva tralci e radici della pianta e può fungere da termometro per gli attacchi di parassiti come i ragnetti gialli e rossi e per la metcalfa, un insetto pericolosissimo per le viti poiché colonizza i grappoli e le sue secrezioni zuccherine, provocando la formazione della fumaggine, una specie di fungo.

Oggi con un aggiornamento delle tecniche agrarie e con un evidente progresso scientifico nell’analizzare e prevenire le malattie della vite, il ruolo di questa bellissima pianta sentinella è sicuramente meno necessario. Tuttavia alcuni agricoltori sono di altro avviso: preferiscono mantenere questa tradizione con l’intento di salvaguardare il naturale equilibrio biologico del vigneto.

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