Perché inserire le mandorle nella dieta e come influirebbero sul colesterolo

mandorle

La frutta secca è sempre un’ottima alleata della salute. Nella stagione fredda ce n’è una grandissima disponibilità e c’è l’usanza in tutta Italia di finire un pasto con qualche noce. Questo soprattutto nelle feste natalizie. È una tradizione che si tramanda dagli Antichi Romani ad oggi.

Si tratta di un’usanza e una tradizione molto positiva per la salute delle persone. Ci sono tipi diversi di frutta secca, ma ognuno di questi può dare molti benefici. Ad esempio, perché inserire le mandorle nella dieta? Che cosa contengono e come agiscono sui vari aspetti della salute?

Proveremo a rispondere a queste domande in base alle opinioni degli esperti e agli studi che sono stati condotti sull’argomento. Ovviamente, è sempre raccomandato affidarsi prima ad un esperto nutrizionista prima di cambiare la propria dieta. Come per ogni alimento, ci sono dei limiti da non superare.

Perché inserire le mandorle nella propria dieta?

Le mandorle sono il seme commestibile del mandorlo. Questa è una pianta che può arrivare ai 10 metri di altezza. I semi sono dolci, ma esistono anche le mandorle amare. Attenzione a questa varietà perché il sapore amaro indica la presenza di sostanze tossiche per l’uomo se ingerite in grandi quantità. Queste si devono cuocere per poterle usare.

Detto questo, molti si chiedono due cose: che cosa contengono le mandorle e a cosa fanno bene? Secondo gli studi con 100 g di prodotto si assumono poco più di 600 calorie. Questo significa che sono presenti per la maggior parte grassi, circa l’80%, e in percentuale minore carboidrati e proteine.

Le mandorle sono povere di acqua. Tra i carboidrati sono presenti amido, zuccheri e fibre. Tra i grassi sono presenti quelli saturi per il 4,6%, polinsaturi e monoinsaturi rispettivamente al 10,85% e al 39,44%. I grassi polinsaturi e monoinsaturi sono grassi buoni, indispensabili per la salute.

Questi semi contengono vitamina E, potassio e magnesio, calcio, ferro, zinco, tiamina, niacina e folati. Sono privi di colesterolo. In base a tutte le proprietà elencate, quindi, è naturale che inserirle nella dieta sia la scelta giusta per avere alcuni benefici in particolare, soprattutto legati alla circolazione sanguigna.

Come influirebbero sul colesterolo e tutti i benefici

Grazie a tutto quello che contengono, le mandorle sono preziose per regolare la glicemia nel sangue, così come per tenere a bada la pressione arteriosa. Non solo, sono preziose per mantenere bassi i valori di trigliceridi, colesterolo cattivo e colesterolo totale.

Inoltre, le fibre permettono di sentirsi sazi e di poter combattere gli attacchi di fame. Per questo la frutta secca è sempre consigliata nelle diete. Tuttavia, le quantità indicate dagli esperti sono ben definite e molto basse.

Le controindicazioni e gli effetti collaterali

Un grave rischio è quello di mangiarle in concomitanza con elevate quantità di vitamina C. In questo caso è possibile un’intossicazione da cianuro. Rischio che aumenta mangiando grandi quantità di mandorle amare. Attenzione ad una possibile allergia. Inoltre, chi soffre della sindrome del colon irritabile potrebbe aggravarne i sintomi.

Quante mandorle mangiare al giorno?

Secondo gli esperti la quantità da non superare mai è 40 g al giorno. In caso contrario, ci sarebbero troppe calorie da smaltire. Abbiamo detto, infatti, che si tratta di un alimento abbastanza calorico e ricco di grassi.

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