Perché il criceto mangia i figli, come evitarlo e accudire i cuccioli

criceti

Il criceto è tra gli animali domestici che si possono tenere in casa ed è tra quelli che non puzzano. Infatti è molto pulito e tende a curarsi personalmente della propria igiene personale, naturalmente per evitare cattivi odori dovremo pulire regolarmente la gabbietta.

In linea di massima un criceto, se ben curato, vivrebbe tra i due e i tre anni. Non è difficile prendersene cura, ma così come per gli altri animali bisogna conoscerne esigenze e abitudini.

Soprattutto perché gli animali, per quanto possano sembrare su molti aspetti simili a noi, su altri si differenziano enormemente e potrebbero anche lasciarci alquanto perplessi.

D’altronde le leggi di natura che regolano la loro vita non sempre ci risultano comprensibili e condivisibili. Anzi, talvolta potremmo davvero rimanerne agghiacciati.

È il caso di tutti quegli animali che mangiano i propri cuccioli, gruppo in cui rientrano anche i criceti. Comprendendo però le ragioni alla base di tale situazione, potremmo evitare che si verifichi.

Scopriamo perché il criceto mangia i figli

A uccidere i cuccioli solitamente è mamma criceto e i motivi che la spingono verso questo gesto possono essere diversi.

Seppure possa sembrarci atroce, alla base spesso vi è semplicemente la dura legge della natura e della sopravvivenza. Infatti mamma criceto potrebbe disfarsi dei cuccioli nel caso questi siano particolarmente fragili e quindi non in grado di sopravvivere.

Allo stesso tempo anche in caso di una cucciolata molto numerosa potrebbe compiere l’estremo atto. In questo caso sarebbe un modo per assicurare sufficienti risorse e cure ai piccoli rimasti.

Al pari di quanto succede negli esseri umani, anche il criceto partoriente potrebbe vivere uno stato di forte stress. Spia di questo malessere potrebbe essere il fatto che il criceto morda le sbarre della gabbia o che tremi. Per capire se un criceto è felice bisognerà accertarsi che compia normalmente le proprie attività quotidiane, quali nutrirsi e giocare.

A provocare agitazione nella cricetina è generalmente la presenza del maschio e ciò potrebbe spingerla all’infanticidio.

Inoltre anche la presenza del nostro odore sui cuccioli potrebbe portare al medesimo esito perché si corre il rischio non li riconosca.

Come prendersi cura dei cuccioli

Dopo aver visto perché il criceto mangia i figli, verrà più facile evitare che ciò avvenga. Infatti su alcuni fattori possiamo intervenire.

I criceti si accoppiano con una certa frequenza, il calore della femmina infatti ha una lunga durata e si ripete a distanza di pochi giorni. Dopo qualche episodio di accoppiamento, sarà bene separare il maschio dalla femmina. Infatti, la presenza del maschio potrebbe mettere a repentaglio non solo la vita dei cuccioli, ma anche la propria.

La gravidanza solitamente dura una ventina di giorni circa. Per capire se un criceto è incinta e sta per partorire, si potrà notare un leggero gonfiore fisico solo nell’ultimo periodo. Allo stesso tempo si potrà osservare come si dia da fare per preparare il nido.

Sarà necessario dunque non solo disporre i soliti materiali da mettere sul fondo della gabbia, ma anche fornire quelli per il nido. Nonché disporre maggiori quantità di cibo così che sia sufficiente per l’intera cucciolata. Non bisognerà assolutamente toccare i criceti appena nati.

I cuccioli di criceto si possono toccare e allontanare dalla mamma quando saranno indipendenti, circa a un mese dalla nascita.

Per capire se un criceto è maschio o femmina bisognerà osservare la distanza tra organi riproduttivi e ano. Se minima, si tratterà di una femmina. Sarà bene separare le femminucce dai maschietti per evitare cucciolate tra consanguinei.

Inoltre, poiché i criceti sono molto territoriali, anche i maschi devono vivere separati. Le femmine, se abituate a convivere, potrebbero farlo tra loro, ma non si esclude che possano non andare d’accordo.

Quando ci si chiede se far vivere i criceti soli o in compagnia, la prima opzione è perlopiù sempre preferibile.

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