Per affrontare il caldo record attenzione a non fare questo errore molto pericoloso per certe fasce d’età

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Non sono giorni facili quelli in cui si avverte un caldo record. Soprattutto se ci sono previsioni da bollino rosso per alcune città. I consigli in questi casi sono noti. Si va dall’evitare di uscire nelle ore più calde al bere molto.  Attenzione, però, a quest’ultima indicazione e a come la si interpreta.

Bollino rosso sulle città, attenzione alle tentazioni

C’è, infatti, il rischio che per affrontare il caldo record si finisca per acquisire abitudini sbagliate. I liquidi vanno reintegrati soprattutto con l’acqua o comunque con la giusta alimentazione.

Non si devono considerare alcune bevande come soluzioni ideali per il loro potere rinfrescante (che in realtà non hanno). Un esempio? Quelle alcoliche.

L’estate è la stagione della birra ghiacciata, del Mojito, dello Spritz in spiaggia e così via. Tutto buonissimo al gusto, ma con rischi per la salute non indifferenti se bere queste bevande diventa un’abitudine quotidiana o comunque un eccesso.

In primis perché, secondo gli scienziati, le bevande alcoliche non dissetano. Dunque, più che aiutare realmente a rinfrescarsi e a combattere il caldo, favorirebbero la perdita di liquiditi e la disidratazione.

I rischi stagionali si legano a quelli generici soprattutto per alcune fasce d’età. Per queste neanche un consumo moderato sarebbe opportuno, in base a quanto si evince dalle informazioni scientifiche.  Un interessante approfondimento sul tema è presente sulle pagine del sito della Fondazione Veronesi.

Per affrontare il caldo record attenzione a non fare questo errore molto pericoloso per certe fasce d’età

Si sottolinea, in particolare, come i giovani non metabolizzerebbero completamente l’alcol fino ai 21 anni. Questo perché la maturazione completa del cervello avverrebbe attorno ai 25 anni. Questo fa sì che l’alcol diventi un elemento in grado di mettere i bastoni tra le ruote ai fini dello sviluppo cerebrale. Esposte a criticità sarebbero le aree funzionali all’orientamento e della memoria.

L’alcol sarebbe da evitare anche quando si è in gravidanza, visto che, nell’eventualità peggiore, si potrebbe arrivare alla sindrome feto-alcolica. Questo inciderebbe sullo sviluppo del feto a livello cerebrale. Non a caso si raccomanda un’astensione completa dall’alcol (sia nella fase di pianificazione di una gravidanza che in quella di allattamento).

E attenzione, ovviamente, a chi ha più di 65 anni. Alcune attività enzimatiche vedono diminuire la loro efficienza, tra cui quelle che si occupano di metabolizzare l’alcol. Questo renderebbe più diretto il rapporto tra il sistema nervoso e l’alcol ingerito. Senza dimenticare l’eventuale incompatibilità con alcune terapie farmacologiche. E che alcune ricerche finiscono per considerare l’alcol un fattore di rischio per possibili malattie neurodegenerative.

Perciò, se si vuole affrontare il caldo record nel migliore dei modi, lo si deve fare bevendo soprattutto acqua e consumando degli alimenti particolarmente idratanti.

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