Non buttare il pane raffermo. Ecco 3 modi per farlo ritornare più morbido e croccante

Non buttare il pane raffermo-proiezionidiborsa.it

A volte a casa resta del pane che diventa raffermo già dopo un giorno. Eppure il modo di recuperarlo c’è e lo potrai far diventare di nuovo morbido e croccante. Vediamo come fare.

Una volta si diceva che il pane era un dono di Dio e non bisognava per niente buttarlo. Lo si cercava così di recuperare se raffermo. Le nonne o lo tagliavano a tocchetti e così finiva nella zuppa del latte dei bambini. Oppure lo si abbrustoliva e diventava l’ingrediente di un brodo vegetale o del pan cotto. Vecchie tradizioni che poco per volta hanno perduto piede, per cui di fronte ad un pezzi di pane avanzato e raffermo, non si fa altro che buttarlo. Eppure il modo di recuperarlo esiste.
Per recuperare del pane raffermo ci viene in aiuto anche la moderna tecnologia e i moderni materiali. Ci sarà utile a questo scopo la carta da forno e il forno a microonde.

Non buttare il pane raffermo. Ecco 3 modi per recuperarlo

Prima di rimettere in forma il pane vecchio, bisogna controllare che non vi siano macchie nerastre o bluastre su di esso. Molto probabilmente si tratta di muffe. In questo caso vale la pena buttarlo.
Prendiamo allora della carta da forno e bagniamola con dell’acqua. Poi avvolgiamo il foglio attorno al pane che sarà così pronto per essere messo nel microonde. Le micro onde hanno il potere di scaldare l’acqua che sarà assorbita dal pane in modo uniforme.
Ora proviamo a scaldare il pane vecchio partendo da una temperatura medio bassa, per una quindicina di secondi. Se il pane non ha raggiunto le condizioni desiderate, ripetiamo l’operazione. Mentre l’interno sarà morbido, l’esterno risulterà croccante.
Se il pane non è vecchio ma di due o tre giorni, si può sempre riscaldare. Invece che avvolgerlo in un foglio bagnato, come si fa per i tramezzini, lo si taglia a fette e lo si riscalda nel forno. Il semplice calore servirà a renderlo più morbido. Spruzziamoci sopra anche un velo d’acqua con lo spruzzino. Tuttavia il pane così riscaldato, va consumato in qualche ora, altrimenti ritorna più duro di prima.

Come conservare il pane in casa

Non buttare il pane raffermo. Ecco 3 modi per evitare che il pane diventi raffermo. Visti i primi due il terzo è di tipo preventivo. Bisogna calcolare bene la quantità che si consuma in genere. Se abbiamo acquistato del pane in più, conviene congelare quello che si ritiene in eccesso. In questo modo, una volta preso dal freezer dopo pochi giorni, ritornerà come prima, morbido e croccante.
Il pane va tenuto durante la giornata in un sacchetto di stoffa. Infatti se messo sulla tavola senza protezione, si secca più rapidamente, perdendo umidità. Un sacchetto in tessuto di cotone o comunque una fibra naturale, oppure un sacchetto di carta sono adatti allo scopo.

Quale si conserva più a lungo

I pani che si conservano meglio sono quelli fatti con farine di tipo 0 o 1, oppure integrali. Trattengono meglio l’umidità e restano morbidi più a lungo. Il pane bianco di farina 00, dura al massimo un giorno come fresco, poi comincia a seccarsi.
Se il pane è fatto con il lievito madre, può resistere fino a 3 giorni. Il pane integrale e semintegrale arrivano anche a 5 giorni. Quello che si conserva più a lungo è il pane di segale, che arriva anche a 6 giorni.

Consigliati per te