Molti usano rame e zolfo ignorando questo fungicida naturale efficacissimo che tiene i pomodori in salute senza rischi

pomodori

L’orto di primavera prevede la semina di tante varietà di ortaggi utili e gustosi. Aprile alle porte potrebbe essere il mese perfetto per iniziare a occuparsi dei pomodori. Preziosi in cucina e facili da coltivare, spopolano in molti orti d’Italia.

A discapito della loro popolarità, queste piantine potrebbero facilmente andare incontro a problemi di salute, se non curate a dovere. Un chiaro segnale di sofferenza riguarda l’ingiallimento delle foglie, che potrebbe segnalare la presenza di un fungo dannoso: la peronospora.

Questa minaccia è assai comune tra i pomodori e in poco tempo potrebbe aggredire anche i frutti e le piante vicine. Se non trattata per tempo si andrà incontro inevitabilmente alla perdita del raccolto. Vediamo allora come combattere la peronospora e altri nemici dei pomodori con un rimedio offertoci dalla natura.

Cosa fare subito in caso di funghi

Dovremmo tenere bene a mente che la peronospora si potrebbe formare per alcuni errori che compiamo in fase di cura. Uno di questi riguarda i cosiddetti ristagni idrici; una buona vangatura potrebbe facilmente prevenire il problema e rendere ottimale il terreno di semina. Occhio anche al tipo di nutrimento che si usa per le piante. Un eccesso di azoto potrebbe indebolire i pomodori e renderli più attaccabili dalle malattie.

In caso di peronospora è bene agire immediatamente, per non pregiudicare anche le colture vicine. Purtroppo, sembrerebbero non esistere rimedi contro le macchie. Per cui, la soluzione migliore è togliere tutte le parti malate, senza farsi troppi scrupoli. Fatto ciò, distribuiamo subito un fungicida efficace, sia sulla pianta colpita che su quelle nei dintorni. Così facendo preverremo il tentativo del fungo di diffondersi altrove.

Molti usano rame e zolfo ignorando questo fungicida naturale efficacissimo che tiene i pomodori in salute senza rischi

Per evitare la formazione di funghi come la peronospora, i trattamenti più utilizzati riguarderebbero l’impiego di rame e zolfo. Sebbene si rivelino efficaci, non sono però esenti da rischi, soprattutto se usati in maniera indiscriminata. Per questo a volte converrebbe provare qualcosa di diverso.

A questo proposito, potrebbe tornarci estremamente comodo il decotto di equiseto. Prepararlo è semplice: basterà bollire circa 200 grammi di pianta essiccata in 10 litri d’acqua. Una volta fredda potremo somministrare la soluzione diluita in altre 5 parti di acqua.

Ripetiamo il procedimento ogni 20 giorni sulle foglie, oppure ogni 3 settimane nel terreno. Aumentiamo i ritmi in caso di malattie in corso ed evitiamo di trattare in giornate troppo umide o alla luce diretta del sole. Ancora oggi molti usano rame e zolfo ignorando questo fungicida che potrebbe tutelare e salvare le nostre piantine.

Lettura consigliata

Nell’orto di aprile si trapiantano questi ortaggi e legumi per avere un raccolto abbondante e generoso dalla prossima estate

Consigliati per te