Molti non sanno che con questi problemi di respirazione e asma si ha diritto fino a 525 euro, oltre all’invalidità e alla Legge 104

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L’asma è una delle malattie più diffuse al mondo e secondo l’Istituto Superiore della sanità, in Italia, circa il 4,5% della popolazione ne soffre. Non esistono trattamenti risolutivi di questa patologia, ma è possibile controllare il decorso prevenendo e alleviando i sintomi ed evitando il verificarsi degli attacchi.

I sintomi infatti sono in genere controllabili e reversibili con le cure. Tuttavia, le persone che soffrono di asma di lunga durata possono andare incontro a cambiamenti stabili delle loro vie respiratorie e a problemi persistenti. Molti non sanno che con questi problemi si intacca la qualità della vita di chi ne soffre. Infatti potrebbero ridurre la capacità lavorativa o di studio, comportando assenze sul lavoro e a scuola. Talvolta l’asma potrebbe dipendere dal tipo di professione svolta e conseguentemente chiedersi anche il risarcimento per infortunio sul lavoro.

Nonché il successivo riconoscimento d’invalidità e i relativi trattamenti previsti dall’INAIL. Ad ogni modo, il legislatore prevede la possibilità di ottenere il riconoscimento dell’invalidità, oltre a tutte le agevolazioni previste dalla Legge 104, a qualunque età. Nonché, qualora la patologia sia talmente invalidante da rendere il soggetto incapace di provvedere autonomamente agli atti della vita quotidiana, potranno ottenersi 525 in più.

Molti non sanno che con questi problemi di respirazione e asma si ha diritto fino a 525 euro oltre invalidità e Legge 104

Infatti il nostro ordinamento riconosce la possibilità a chi soffre di determinate patologie invalidanti di ottenere il riconoscimento d’invalidità. Si pensi ad esempio a chi soffre di malattie all’apparato digerente che, se in forma grave danno diritto all’assegno d’invalidità INPS a qualunque età. Così come, in caso di minori, può chiedersi l’indennità di frequenza, ovvero una prestazione economica erogata dall’INPS e finalizzata all’inserimento scolastico del minore.

Nelle linee guida dell’INPS per l’accertamento degli stati invalidanti sono ricomprese anche le malattie interessanti l’apparato respiratorio. A seconda della gravità della patologia asmatica l’INPS riconosce la percentuale d’invalidità.

Ad esempio, in caso di broncopneumopatia asmatica lieve-media si riconosce una percentuale che va dal 21 al 35%. Qualora sia media, la percentuale sale fino al 50%, medio-grave fino al 70% e nel caso in cui sia grave va dal 71% all’80%. Mentre nei casi in cui la broncopneumopatia sia in forma severa si può arrivare anche al 100%. Quando l’invalidità riconosciuta è pari al 100% potrà richiedersi anche un’indennità per l’accompagnamento pari a 525 euro. Questa spetta quando il soggetto disabile, a causa della patologia non è in grado di provvedere in maniera autonoma all’ordinario svolgimento delle attività quotidiane.

Come ottenere il riconoscimento?

Ovviamente per il riconoscimento dell’invalidità occorrerà inviare all’INPS il certificato attestante la patologia redatto dal proprio medico entro 30 giorni dal suo rilascio. L’INPS poi comunicherà il giorno della visita presso la Commissione medica dell’Ente che redigerà il verbale di riconoscimento dell’invalidità e la relativa percentuale. Qualora questa sia inferiore a quella effettivamente spettante, secondo la propria documentazione medica, si potrà ricorrere all’autorità giudiziaria.

Nel caso in cui il soggetto sia stato riconosciuto non autosufficiente potrà chiedere anche l’indennità di accompagnamento, pari a 525 euro, mediante analogo procedimento. Questa reddito percepito per l’accompagnamento potrà ottenersi indipendentemente dal reddito personale e dall’età.

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