Mai buttare l’acqua di cottura del riso perché vale oro quando riutilizzata dentro casa e giardino

riso

Tra tutti i prodotti del normale vivere che non dovremmo mai buttare, un posto speciale va assegnato all’acqua di cottura del riso. Una volta, infatti, finita la cottura, quest’ultima contiene minerali importanti come acido folico, potassio, zinco, ferro e magnesio. Senza contare quasi tutte le vitamine del gruppo B e la possibilità che si formino antiossidanti, come l’inositolo, quando lasciata riposare in frigorifero due giorni.

Insomma, stiamo parlando di una risorsa e non di un materiale di scarto che non dobbiamo mai buttare. In questo articolo vedremo assieme come mai non dovremmo mai buttare l’acqua di cottura del riso perché vale oro quando riutilizzata dentro casa e giardino.

Un fantastico detergente naturale per piatti

Un primo riutilizzo alternativo dell’acqua di cottura del riso potrebbe essere quello di utilizzarla per lavare proprio piatti e stoviglie. Nel caso di stoviglie non troppo sporche, potremmo allora evitare di utilizzare il detergente per piatti normale e passare giusto un poco di acqua di cottura come alternativa.

Basta qualche goccia sulla spugnetta abrasiva e una buona dose di olio di gomito per andare a pulire tutti quei piatti sporchi accumulati nel lavello. Una soluzione economica ed ecologica al 100% che farà bene all’ambiente e alle nostre mani, evitandone il frequente contatto con sostanze chimiche.

Mai buttare l’acqua di cottura del riso perché vale oro quando riutilizzata dentro casa e giardino

Allo stesso modo potremmo anche utilizzare questo, erroneamente considerato, scarto del riso come fertilizzante naturale. Tutti i diversi nutrienti, come sali minerali e vitamine presenti nell’acqua del riso sono infatti un ottimo un tonico naturale per le nostre piante. Basterà direttamente usare quest’acqua per innaffiare il nostro giardino o le nostre piantine per vederle così crescere sane e rigogliose. Ovviamente tutti questi effetti sono possibili soltanto se l’acqua e il riso non si sono salati prima: in quel caso, infatti, da tonico portentoso potrebbe invece trasformarsi in potente erbicida.

Un altro utilizzo davvero interessante che proviene dall’oriente è quello di usare l’acqua di riso per eliminare l’odore del pesce. I coreani, infatti, utilizzano questa acqua per brasare il pesce o eliminarne il forte odore. Un consiglio allora potrebbe essere quello di utilizzarla quando si sta cucinando dei pesci dai gusti forti come lo sgombro per renderli meno salati. Basterà allora immergerlo per circa mezz’ora in acqua di riso, un procedimento che nel ridurrà la sapidità rendendolo più tenero e neutralizzandone anche l’odore. Per un migliore risultato consigliamo allora di effettuare il procedimento con l’acqua di risciacquo del riso, utilizzata già per due o tre volte.

Approfondimento

Sembra incredibile ma se non riutilizziamo i legumi secchi in questo modo stiamo commettendo uno spreco

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