Il titolo ENI potrebbe avere costruito le basi per un importante rialzo

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Dopo bene 6 settimane di fila al ribasso, come non si vedeva dal 2017, le quotazioni di ENI hanno avuto una forte accelerazione rialzista. La settimana, infatti, ha chiuso con un rialzo di circa il 7%. Una performance settimanale così importante non si vedeva dal novembre 2020. Quindi, il titolo ENI potrebbe avere costruito le basi per un importante rialzo.

A sostenere questo movimento rialzista c’è la ripresa del prezzo del petrolio che ha chiuso la settimana con un rialzo di oltre il 4%

Il titolo ENI potrebbe avere costruito le basi per un importante rialzo

Il titolo ENI (MILENI) ha chiuso la seduta del 29 luglio a quota 11,716 euro, in rialzo del 5,63% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

Con la chiusura del 29 luglio le quotazioni di ENI hanno dato una forte accelerazione rialzista. Come si vede dal grafico, infatti, hanno chiuso sopra area 11,624 euro aprendo le porte al raggiungimento dell’obiettivo più probabile in area 12,318 euro. Al superamento di questo livello in chiusura di settimana il titolo ENI potrebbe dirigersi verso area 14,136 euro, prima, e, successivamente, verso area 15,954 euro,

Una chiusura settimanale inferiore a 11,298 euro, invece, potrebbe aprire le porte a una continuazione del ribasso fino al successivo obiettivo in area 9,65 euro, massima estensione del ribasso in corso

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La valutazione del titolo ENI

Qualunque sia il parametro considerato, la valutazione del titolo basata sui multipli di mercato esprime un titolo fortemente sottovalutato. Ad esempio, se si considera il settore di riferimento a livello europeo, ENI risulta essere sottovalutata di circa il 50%. Se, invece, si considera il settore italiano, la sottovalutazione è ancora maggiore.

Inoltre, il suo fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione di circa il 30%. Infine, il titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0,4 volte il suo fatturato. Anche l’EV/EBITDA, valore stimato 2,35, presenta livelli molto bassi e, quindi, esprime una forte sottovalutazione di ENI rispetto ai suoi competitors. D’altra parte, è dall’ottobre 2020 che abbiamo visto più volte come il titolo sia tra quelli più sottovalutati a Piazza Affari.

Un altro punto a sostegno di un investimento su ENI è il rendimento del suo dividendo, che allo stato attuale si aggira intorno al 7,5%, confermando una tradizione rispettata anche negli esercizi precedenti. Anche le prospettive sono molto buone. Secondo gli analisti, infatti, nei prossimi anni il rendimento del dividendo di ENI dovrebbe mantenersi intorno ai livelli attuali.

Secondo gli analisti che si occupano del titolo il giudizio medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di oltre il 30%.

 

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