Il supermercato come luogo di incontro in questo breve libro di Annie Ernaux

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Pochi giorni fa è stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura che, in questo 2022, è andato alla scrittrice francese Annie Ernaux. Le sue opere, spesso autobiografiche, scandagliano la realtà sociale ma anche politica ed esistenziale. Tra le opere da non perdere di questa autrice ne troviamo una molto particolare perfetta da leggere in poco tempo. Il periodo autunnale, infatti, è ideale per tutti coloro che amano trascorrere le serate immersi tra le pagine di un buon libro. Non solamente i classici della letteratura ma anche saggi e, soprattutto, nuove uscite. Tra le nuove uscite molto interessante “Lemon” dell’autrice coreana Kwon Yeo-sun. Ma, tornando ad Annie Ernaux, tra le sue opere più interessanti troviamo “Guarda le luci, amore mio”.

Il supermercato come luogo di incontro secondo Annie Ernaux

Un’opera eccezionale che riesce a scandagliare un luogo spesso ignorato in ambito letterario, il supermercato. “Guarda le luci, amore mio” nasce dopo un anno di annotazioni, un diario della spesa all’Auchan. Un libro molto breve ma denso nel quale l’autrice si sofferma su diversi aspetti sociali, culturali ed economici legati al supermercato. Fare la spesa è un qualcosa che fa parte della quotidianità ma pochi sono riusciti a trasformare il supermercato in un tema letterario come la Ernaux. Nei frammenti di tempo trascorso in questo non luogo l’autrice osserva tutto. Dalla suddivisione dei reparti, al controllo di sicurezza passando per le diverse persone occupate nel fare la spesa.

A seconda dell’orario, infatti, nel supermercato si possono trovare diverse frange della popolazione, dagli anziani la mattina ai lavoratori la sera. Vedere trascorrere la vita degli altri mentre si fa la spesa, osservarne la gestualità e il modo di fare oltre che gettare un occhio al loro carrello. La suddivisione in classi sociali si manifesta in modo rigoroso anche nel supermercato suddiviso tra reparti classici e discount. Tra le riflessioni più interessanti troviamo quella legata alla distribuzione dei giocattoli, da una parte quelli per i bambini e dall’altra quelli per le bambine. Scaffali che, come scrive la Ernaux, riescono a modellare il nostro inconscio e che non dovrebbero esistere.

Un cosmo popolato di persone

Dopo aver letto questo libro sarà difficile riuscire a fare la spesa come prima. Ci si porrà molte più domande e si osserverà con più attenzione il piccolo o grande supermercato che si è soliti frequentare. Un cosmo popolato di persone che, di frequente, non si vedono altrove o con determinate abitudini. Anche l’attesa alla cassa comincerà ad essere affrontata in modo del tutto diverso. Il supermercato come luogo di incontro e di scambio culturale ma anche economico e sociale.

Lettura consigliata

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