Il cervello non rallenta e non perde colpi in chi svolge spesso questi esercizi

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Il nostro cervello è un mondo di cui c’è ancora tantissimo da scoprire. Molti sono i meccanismi interni che la medicina e la scienza non hanno ancora compreso del tutto. Di questi aspetti ancora ignoti, tanti riguardano l’invecchiamento cerebrale e le temute malattie neurodegenerative. Che le nostre facoltà mentali rallentino con l’avanzare dell’età è, purtroppo, un fatto certo. Eppure, una recente scoperta ha rivelato che è possibile allenare il nostro cervello, proprio come il nostro fisico, in modo da prevenirne l’invecchiamento. Secondo un’autorevole ricerca, il cervello non rallenta e non perde colpi in chi svolge spesso questi esercizi cognitivi. Sottoposto a un allenamento specifico, il cervello sembra rispondere proprio come un muscolo, mantenendo lucidità negli anni. I risultati della ricerca potrebbero portare anche nuove speranze nella lotta contro le malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer.

Il cervello non rallenta e non perde colpi in chi svolge spesso questi esercizi

Uno studio, portato avanti dai ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora, è arrivato a interessanti risultati riguardo la prevenzione dell’invecchiamento cerebrale. La ricerca, per aumentare il grado di affidabilità, ha preso un campione di riferimento molto ampio, formato da ben 2.800 soggetti. I ricercatori hanno monitorato l’intero campione per 10 anni. L’età media dei soggetti, all’inizio della ricerca, era di 74 anni. I membri del campione erano tutti ospiti di case di riposo o centri di accoglienza, ma nessuno mostrava segni di declino cognitivo.

A questo punto, i ricercatori hanno diviso in due il campione. Hanno lasciato libera la prima metà, mentre hanno sottoposto la seconda a un training cognitivo. Il training consisteva in varie attività non difformi da quelle facilmente praticabili nella nostra quotidianità, come leggere, camminare, imparare brani a memoria. Questi esercizi avevano tre scopi principali: sviluppare il ragionamento, l’elaborazione delle informazioni e la memoria. I risultati ottenuti dopo 10 anni nei soggetti sottoposti all’allenamento cognitivo sono stati notevoli.

Cervello ancora perfettamente funzionante a dieci anni di distanza

Dopo 10 anni la ricerca ha dimostrato che, mentre nel primo gruppo erano comparsi episodi di deterioramento cerebrale, nel secondo le facoltà mentali erano invariate. Anzi, in alcuni casi le capacità cerebrali erano addirittura migliorate.

C’è un solo però, messo in evidenza dallo studio. Pare che, al contrario del ragionamento e dell’elaborazione delle informazioni, sia impossibile allenare la memoria. Secondo la ricerca in questione, la perdita di memoria apparirebbe irreversibile. Ma i ricercatori sostengono che, rinforzando le altre capacità cognitive, i danni vengano limitati.

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