Il Bonus da 200 euro una tantum esteso ad altri 300.000 lavoratori

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Con il DL Aiuti Bis il Governo Draghi, per quel che riguarda i provvedimenti non rientranti nell’ambito del disbrigo degli affari correnti, ha ulteriormente ampliato la platea dei beneficiari del Bonus una tantum da 200 euro.

Dopo i lavoratori dipendenti, i pensionati, i percettori del reddito di cittadinanza e, tra gli altri, pure i collaboratori domestici, la misura è stata infatti estesa, con 60 milioni di euro circa di risorse aggiuntive stanziate, ad altri 300.000 lavoratori.

Il Bonus da 200 euro una tantum esteso ad altri 300.000 lavoratori

Nel dettaglio, il Bonus 200 euro spetterà a quasi 200.000 collaboratori sportivi. E per alcuni di questi l’accredito dei 200 euro sarà in automatico. Ovverosia senza bisogno di presentare la domanda in quanto già censiti nei mesi scorsi. Dopo aver preso le indennità nei primi periodi della pandemia di Covid.

Così come il Bonus, grazie all’estensione che è stata introdotta nel DL Aiuti bis del Governo Draghi, andrà pure agli assegnisti di ricerca ed ai dottorandi. Precedentemente esclusi, inoltre, tra i beneficiari del Bonus da 200 euro una tantum ora rientrano pure i pensionati. Quelli con decorrenza entro il primo luglio del 2022. E circa 40.000 persone coperte ai fini INPS dai contributi previdenziali figurativi.

Oltre al contributo da duecento euro ecco quali sono gli altri interventi

Con il DL Aiuti bis si chiude così la partita con il Bonus 200 euro del Governo Draghi. Per quella che è una misura più volte rivista, corretta ed ampliata. Tra chi ha ricevuto il contributo in automatico, e chi ancora lo deve percepire. Presentando l’istanza all’INPS entro il prossimo 31 ottobre del 2022.

Ma nello stesso tempo, sempre a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, nel DL ci sono altre due importanti misure. Ovverosia il rafforzamento dell’esonero contributivo in busta paga per i lavoratori dipendenti, e l’anticipo della rivalutazione sul cedolino dei pensionati. Vediamo allora come.

Nel dettaglio, dal mese di luglio al mese di dicembre del 2022 l’esonero contributivo sale per i lavoratori dipendenti. Con le retribuzioni fino a 35.000 euro, lo sconto sui contributi, che permette di avere una busta paga netta mensile più alta, sale dallo 0,8% all’1,8%. Mentre per i pensionati, a partire dal mese di ottobre del 2022, scatterà un aumento delle pensioni che è pari al 2% a titolo di anticipo. Rispetto alla rivalutazione 2023 che poi sarà calcolata in ragione del dato sull’inflazione in Italia nel 2022. E considerando il carovita fin qui rilevato, l’anno prossimo la rivalutazione delle pensioni INPS sarà davvero elevata.

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