I titolari di libretto postale o BancoPosta possono beneficiare del rendimento fino all’1,73% del BTP Futura 2033?

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Chi ha soldi da parte cerca disperatamente 2 cose: di non perderli e, se possibile, di guadagnare qualcosa. L’impresa è difficile su entrambi i fronti: pane, frutta e verdura, benzina, etc, tutto è in costante aumento. Dall’altro gli interessi offerti sul reddito fisso sono inadeguati all’attuale costo della vita.

Cosa fare, come uscire da questa morsa?

Una possibile idea di investimento potrebbe essere quella di investire l’”eccedenza” sul BTP Futura 2033. Abbiamo già visto perché questo strumento potrebbe far gola a pensionati, casalinghe e Millennials. Si tratta di un prodotto che non offre tassi stellari, ma assicura minime, fondamentali esigenze dei risparmiatori. Pertanto ci chiediamo: ma i titolari di libretto postale o BancoPosta possono beneficiare del rendimento fino all’1,73% del BTP Futura 2033?

Un breve cenno a questa obbligazione di Stato

Investire in questo BTP è come prestare soldi allo Stato tramite i buoni fruttiferi. Sono infatti prodotti garantiti dallo Stato, quindi a basso profilo di rischio, e gli interessi sono tassati solo al 12,50%. Inoltre godono dell’esenzione dalle imposte di successione.

È identica anche la struttura cedolare, ossia tassi fissi e costanti all’aumentare del periodo di possesso. In particolare, il BTP Futura 2033 offre una cedola media lorda dell’1,233%, a cui si aggiungono 2 premi fedeltà (che i buoni invece non offrono).

Sommando anche i 2 premi e dividendoli per i 12 anni di durata del bond, il rendimento a scadenza è compreso tra l’1,40% e l’1,73% lordo. Per tutti i dettagli tecnici relativi ai vari calcoli, si rimanda al presente link.

Infine ricordiamo il grande elemento di divergenza tra buoni e BTP in generale. Entrambi possono essere venduti anzitempo, ma solo il buono garantisce sempre il 100% del capitale iniziale. Il BTP, invece, dà questa garanzia solo a scadenza, mentre la sua vendita anticipata può produrre una perdita o un guadagno in conto capitale.

L’acquisto del BTP tramite il servizio BancoPosta

Da ieri è partito il collocamento del BTP Futura 2033, che proseguirà fino alle 13.00 di venerdì, salvo chiusura anticipata. Lo strumento si acquista online (non si pagano commissioni solo in emissione) tramite home banking abilitato al trading. Oppure direttamente allo sportello postale o della propria banca.

Il taglio minimo è pari a 1.000 euro e lo strumento potrà sempre essere rivenduto sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni). Dal 16 novembre in poi, infatti, inizieranno i 12 anni di vita del bond in cui sarà liberamente tradabile ai prezzi vigenti in quel momento.

I titolari di libretto postale o BancoPosta possono beneficiare del rendimento fino all’1,73% del BTP Futura 2033?

È possibile sottoscrivere il BTP Futura 2033 anche se non si è titolari del conto BancoPosta? La risposta è affermativa, giacché può essere sottoscritto sia se ha un libretto postale che un conto corrente. L’importante è che il risparmiatore rispetti alcuni punti cardine:

  • aver accettato e sottoscritto il contratto sui servizi d’investimento;
  • aver risposto al Questionario MIFID, e quindi una profilazione MIFID;
  • quest’ultima dovrà risultare ancora in corso di validità;
  • avere un deposito titoli associato allo strumento di gestione dei risparmi, ossia conto o libretto.

In chiusura, dunque, sebbene i rendimenti non siano simili a quelli degli anni Ottanta e Novanta, non sono neanche da snobbare. A parità di tempo e di alcune condizioni, il premio rispetto alla preferenza per la liquidità è ben evidente.

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