Hai un terreno incolto da mettere a reddito? L’Europa potrebbe darti 500 €/h per seminare questi fiori

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L’apicoltura sta vivendo momenti di difficoltà in quanto il cibo per le api, i campi fioriti, sono in netta diminuzione. Con un incentivo europeo potresti rendere il tuo terreno un prato fiorito  per insetti impollinatori.

Si tratta di un’iniziativa prevista dalla nuova PAC (Politica Europea Comune)  e dell’Eco-schema 5 – Misure specifiche per gli impollinatori. Chi ha un appezzamento di almeno un quarto di ettaro e lo destina a semina di piante mellifere potrebbe ricevere un sostegno di 500 € per ogni ettaro. Occorre, però, rispettare alcuni requisiti per poter accedere al sostegno economico.

Hai un terreno incolto da mettere a reddito? Aiuta le api in questo modo

Le api, come sappiamo, sono insetti impollinatori e ciò significa che fecondano i fiori in modo che possano darci i frutti. Si stima che il 35% delle intere risorse alimentari mondiali dipendano dall’impollinazione di insetti. Fra questi le api son i più grandi “ lavoratori” coprendo circa il 70 % dell’impollinazione. Le api sono però in grande difficoltà dato che negli ultimi anni il virus della Varroa ne ha decimato la popolazione. Inoltre scarseggia sempre più il cibo di cui si nutrono che è costituito dai fiori ed in particolare da alcune specie. La Misura europea si colloca proprio in questo quadro di emergenza per quanto riguarda gli insetti impollinatori.

Quali condizioni pone la norma?

La prima conditio sine qua non è la dimensione minima del terreno: non ci sono limiti massimi ma la superficie minima in cui piantare le piante mellifere ed avere così diritto all’incentivo è di 0,25 ettari contigui. L’appezzamento deve distare almeno 3 metri da altre colture vicine dove si fa uso di fitofarmaci, che, come noto, sono nemici delle api. Inoltre il terreno deve avere una larghezza minima di 20 metri. Nel periodo dalla germinazione al termine della fioritura non vanno eseguite operazioni di sfalcio, trinciatura o sfibratura delle piante mellifere seminare. Inoltre non vanno utilizzati diserbanti chimici e gli altri prodotti fitosanitari nella zona oggetto d’impegno. Le piante infestanti vanno eliminate manualmente o meccanicamente. Il sostegno di 500 €/h  è da considerare aggiuntivo al sostegno di base al reddito.

Le piante cibo per le api

Le piante mellifere da seminare ammesse dal progetto sono numerose. L’Ambretta o Knautia arvensis, ha un fiore rosa a palloncino; l’Asfodelo che leggenda vuole sia il fiore che resiste al fuoco ed infatti cresce spesso in zone colpite da incendi. La Busnaga ha fiori bianchi ad ombrello mentre la Calcatreppola ha fiori stellati viola. Altre piante ammesse sono: Chiorchiolino dai fiori gialli; l’Erba strega o Linaiola comune con fusti eretti gialli; la Facelia dai fiori lilla; la Falsa Ortica o Lamium purpureum; lo Sferracavallo, dai fiori gialli simile a bocche di leone; la Ferula o Finocchiaccio; il Fiordaliso dalle splendide corolle blu; la Mascarenna dai fiori bianchi; la Radichella o Crepis Vesicaria; la Rughetta selvatica simile alla rucola; Siderite o Erba della Paura, la Viperina azzurra con fiori blu campanulati.

Fra le varietà amiche delle api più conosciute  annoveriamo: il Basilico; la Calendula; il Carciofo; il Dente di Leone; l’Erba medica; la Ginestra minore; alcuni tipi di Girasole; la Lavanda angustifolia; la Melissa; la Mentuccia; l’Origano; il Papavero od il Rosmarino. L’elenco non è esaustivo delle specie citate dalla norma.

Se hai un terreno incolto da mettere a reddito, pensa alle api e l’Europa ti premia.

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