Dopo un rialzo così forte molti investitori iniziano a chiedersi se sia o meno in corso una bolla speculativa e se sia ancora il caso di entrare sui mercati ai livelli attuali. La nostra esperienza ci fa dire che a ogni domanda c’è sempre una risposta ma questa è soggettiva. Dipende infatti da quali siano le attese e quali siano i propri profili di investimento. Dalla scadezna del 30 ottobre scorso, nostro setup annuale nero, i mercati internazionali sono saliti del 20%. Al momento, riteniamo abbastanza probabile che si possa giungere al nostro primo setup annuale del 7 marzo con un massimo rilevante. Sarà quallo annuale? Non crediamo. Come sarà la settimana di Wall Street? L’attenzione come al solito è posta su tutti quei dati macroeconomici che possano dare indicazioni sull’inflazione e su quello che potrebbe decidere la Federal Reserve nel meeting del mese di marzo. Oramai il primo taglio eventuale dei tassi potrebbe essersi spostato fra maggio e giugno, se non oltre. Non ci sorprenderemmo se poì nel corso di quest’anno i tassi rimarrebbero invece sui liveli attuali. Questa ipotesi a noi sembra abbastanza probabile, poi vedremo cosa accadrà di volta in volta.
Investire nel medio lungo termine
Molti investitori si avvicinano al mercato azionario forse con una sbagliata predisposizione d’animo e con grossolana propensione al richio. Tutti a priori dicono che sono propensi ad accettare anche ribassi del 20/30%, ma quando questi ciclicamente si presentano , la paura inizia a fare 90 e gli errori sono all’ordine del girono. C’è una regola, e la vogliamo ripetere fino alla noia, che nelle serie storiche dal 1898 ad oggi, ha fatto sempre guadagnare chi ha investito sui mercati:
diversificazione sulle Borse mondiali in base al PIL;
mantenere le posizioni per un certo tempo.
In qualsiasi punto gli investitori hanno comprato, quindi, minimi, massimi, bolle, recessioni, ecc:
l’investimento a 5 anni ha mostrato una percentuale del 70% di registrare un rendimento posiitivo;
a 10 anni dell’80%;
a 20 anni del 97%.
Il tempo si è ridotto quando gli investimenti sono stati fatti su ribassi fra il 10 e il 15%.
Quimdi, possiamo dire che, parafrasando il titolo di un noto libro, l’investitore intelligente è colui che:
diversifica mantiene e approfitta anche dei ribassi.
Come sarà la settimana di Wall Street? I livelli di breve termine da monitorare
La seduta di contrattazione del 23 febbraio ha chiuso ai seguenti prezzi:
Dow Jones
39.131,53.
Nasdaq C.
15.996,82
S&P500
5.088,60
Con una elevata probabilità (i nostri calcoli indicano 80%) ci sarà continuazione rialzista se le prossime sedute chiuderanno su livelli superiori ai seguenti prezzi:
Dow Jones
38.332
Nasdaq C.
15.449
S&P500
4.938.
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