Guida aggiornata ai Bonus e ai soldi a fondo perduto per i titolari di partita IVA in regime ordinario o forfettario

partita IVA

La via della libera iniziativa è lastricata di ostacoli e mille difficoltà oggettive su più fronti. La concorrenza agguerrita e spietata, i clienti che vanno sempre soddisfatti, i crediti persi, le mille voci di spesa, le tasse. Poi di tanto in tanto arrivano le forti crisi esterne a dare il colpo di grazia. Dal 2020 ad oggi, e in neanche 30 mesi di tempo, abbiamo conosciuto il Covid prima e la crisi legata la guerra e al caro-energia poi.

Per gli autonomi con partita IVA (ma sarebbe più corretto dire: per chi fa impresa in generale) diventano fondamentali i sostegni pubblici. Presentiamo in questa sede una guida aggiornata ai Bonus e ai soldi a fondo perduto per questi imprenditori.

Il Bonus ISCRO

Probabilmente tra i più noti troviamo il Bonus ISCRO, ossia l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa. Si tratta di una cassa integrazione concessa ai liberi professionisti e titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS.

Abbiamo già visto quali sono i requisiti da rispettare per poterla richiedere. Qui ricordiamo solo che l’indennità spetta per 6 mesi e una sola volta nel triennio 2021-2023. Per l’anno in corso, l’importo riconosciuto oscilla tra i 254,75 e gli 815,20 euro. La domanda va fatta entro il 31 ottobre.

Il Bonus Internet fino a 2.500 euro

Molto gradito dalla platea dei professionisti è anche il Bonus Internet, utile per aumentare la loro velocità di connessione alla rete. La misura si rivolge ad autonomi e medio-piccole imprese e riconosce un voucher variabile tra i 300 e i 2.500 euro.

Abbiamo visto che gli importi sono divisi in 3 fasce, che dipendono da alcune specifiche del contratto e dalla nuova velocità di connessione.

Bonus 200 euro

Una “new entry” degli ultimi giorni è il Bonus 200 previsto dal decreto Aiuti e atteso a giorni sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di una misura una tantum che andrà a ristorare il caro energia e il carovita in generale. Il sostegno del Governo interessa pensionati e lavoratori, autonomi e disoccupati (NASPI), percettori RdC e colf. L’unico paletto fissato è il requisito del reddito fino a 35mila euro.

L’importo del Bonus è fisso e per conoscere i dettagli operativi (termini, domanda, etc) dovremo attendere il decreto attuativo. Ad ogni modo, sembra che si dovrebbe procedere mediante la produzione di domanda da parte dell’avente diritto.

Guida aggiornata ai Bonus e ai soldi a fondo perduto per i titolari di partita IVA in regime ordinario o forfettario

Dal 2021, e fino a tutto il 2025, anche i titolari di partita IVA potranno richiedere il Bonus per l’acquisto di beni strumentali innovativi. La misura MISE è abbastanza articolata. In sintesi, essa sostiene (anche) le partite IVA che investono in nuovi beni strumentali per accrescere la trasformazione digitale e tecnologica dei loro processi produttivi.

Fino al prossimo 30 giugno, infine, i titolari di partita IVA (che cedono beni o erogano servizi ai consumatori finali) possono chiedere il Bonus Bancomat. Esso è noto anche come Bonus POS ed è erogato sotto forma di rimborso in sede di dichiarazione dei redditi. L’importo è di 160 euro per l’acquisto o noleggio del POS. Sale invece a 320 euro per chi si dota di strumenti di pagamento elettronici evoluti.

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