GAP chiuderà tutti i negozi in Europa alla fine del secondo trimestre 2021

GAP

La crisi economica legata al coronavirus si fa sentire ancora. In passato abbiamo già assistito a grandi aziende che hanno ridotto i negozi nelle città, come ad esempio H&M. Oppure ad aziende che hanno chiesto il Chapter 11. Le città stanno cambiando, così le vie dello shopping. Le grandi marche stanno soffrendo la crisi. L’ultima notizia arriva dall’azienda GAP, brand americano. Infatti GAP chiuderà tutti i negozi in Europa alla fine del secondo trimestre 2021. Una dichiarazione che ha lasciato molte persone abbastanza stupite. O forse non così tanto, dato che per il marchio americano la crisi era già iniziata nel 2015. Infatti già al tempo era stato costretto a chiudere alcuni negozi, oggi la crisi di Covid-19 ha solamente portato a termine un processo iniziato tempo fa.

GAP è attualmente presente in Italia, Spagna, Regno Unito, Francia e Irlanda, e l’azienda lascerà a casa circa 2.500 dipendenti. Ovviamente l’azienda non ha intenzione di sparire completamente dall’Europa. Infatti proseguirà ad essere presente con i franchising in 35 Paesi, con più di 400 store e 14 siti online.

GAP chiuderà tutti i negozi in Europa alla fine del secondo trimestre 2021. Ma com’era andato durante il lockdown?

Non bene diremmo. GAP ha visto un calo del 43% sulle vendite, rispetto alla stesso periodo dell’anno scorso, a seguito della chiusura a metà marzo di quasi il 90% dei propri negozi nel mondo.

Un risultato che al tempo non aveva scoraggiato l’azienda con i suoi 1.500 negozi in America settentrionale. Tuttavia, oggi scoraggia certamente il business europeo, o meglio ancora, lo chiude. L’online però d’altro canto era andato bene, registrando un crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno. Si ricorda che nel 2019 il business online di GAP aveva incassato oltre 4 miliardi di dollari netti di vendite. Cifra che rappresentava un quarto del selling totale dell’anno fiscale scorso.

Ripercorriamo le aziende che durante il lockdown hanno dichiarato bancarotta cliccando qui.

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