Da Hertz a Neiman Marcus i big dichiarano bancarotta. Chi saranno i prossimi?

Hertz

Il coronavirus ha colpito veramente tutti e sono sempre di più le aziende in difficoltà. Da Hertz a Neiman Marcus i big dichiarano bancarotta. Chi saranno i prossimi? Hertz, società famosa in tutto il mondo e attiva nel settore del noleggio auto, ha presentato istanza di fallimento, diventando a tutti gli effetti l’ultima vittima della crisi economica scatenata dal coronavirus. La Hertz non è di certo la prima società ad essere stata messa in ginocchio dall’emergenza coronavirus. Hertz per esempio ha però dovuto fare i conti con una doppia crisi: quella delle auto e quella del settore turistico che è una delle più profonde.

Anche i department stores accusano gli effetti del coronavirus, tra chiusure di negozi, bancarotte, procedure fallimentari e perdite ingenti.

Chi saranno i prossimi e chi resisterà?

Neiman Marcus ha fatto ricorso alla procedura di amministrazione controllata prevista dal Chapter 11 del codice fallimentare statunitense, una sorta di amministrazione controllata, che però permettere di tenere aperta l’azienda a patto di pagare i creditori e avviare un piano di risanamento. Anche J.C. Penney ha fatto ricorso al Chapter 11. E se la ristrutturazione dovesse fallire tra le misure di salvataggio da valutare c’è anche la vendita. Diverse le aziende interessate a mettere mano su J.C Penny, da Simon Property Group a Brookfield, fino a Amazon. Tra i tanti anche J. Crew ha presentato la domanda per il Chapter 11 alla U.S. Bankruptcy Court for the Eastern District della Virginia.

Tante sono le aziende che invece lanciano bond.

Under Armour qualche giorno fa ha lanciato un bond da 400 milioni con scadenza nel 2024. Parte dei proventi serviranno a sanare il debito dell’azienda e altre spese aziendali. Anche Kering ha emesso un bond dual-tranche per un totale di 1,2 miliardi di euro. Nello specifico, la manovra economica è composta da una transazione di 600 milioni di euro con scadenza a 3 anni e cedola dello 0,25% e un’altra sempre di 600 milioni di euro con scadenza a 8 anni e cedola dello 0,75%.

Da Hertz a Neiman Marcus i big dichiarano bancarotta.  Ora ci si chiede chi saranno i prossimi?

La lista di bancarotte e procedure fallimentari causate dal coronavirus continuerà ad allungarsi, anche fuori dagli Usa. In Europa iniziano a preoccupare le copiose perdite dei negozi di H&M. Infatti il fatturato mondiale è sceso del 57% rispetto allo stesso periodo del 2019. Importante e da non sottovalutare è la chiusura degli store del brand. Il lockdown ha avuto effetti negativi anche per Urban outfitters. Il gruppo Usa, che controlla il brand omonimo, Free people e Anthropologie, ha chiuso il 30 aprile con ricavi in diminuzione del 31,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anche il famoso brand di intimo Victoria’s Secret ha annunciato la chiusura di 250 negozi in Usa e Canada. Dopo questa crisi si evince quindi che le aziende veramente forti e su cui bisogna puntare saranno quelle che usciranno dalla crisi quasi in piedi, mentre quelle che magari apparentemente sembravano forti forse non lo erano abbastanza da sopravvivere alla pandemia.

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