Fino a 2.633 euro di rimborsi per figli studenti dall’Agenzia delle Entrate presentando dichiarazione

Agenzia delle Entrate

Chi ha figli impegnati in un percorso di studi o di formazione sa bene quali e quante siano le spese che ogni anno si devono affrontare. La situazione non migliora se i genitori hanno a carico anche più di un figlio. Le richieste della società moderna sono moltissime e ad una famiglia non basta spesso uno stipendio per poter fronteggiare le varie spese. Fortunatamente, il diritto tributario consente di ottenere alcuni sgravi sulle numerose imposte. Tali sgravi si traducono in un effettivo risparmio sul bilancio familiare non trascurabile. Arrivano infatti fino a 2.633 euro di rimborsi per figli studenti dall’Agenzia delle Entrate presentando dichiarazione e di seguito illustriamo come si effettua il calcolo.

Gli sconti che ciascun genitore può ricevere dall’iscrizione all’asilo fino all’università

Quando un figlio raggiunge il momento della formazione universitaria o specialistica accade di frequente che si sposti fuori sede. In una simile circostanza si sa bene che si devono mettere in conto numerose spese oltre alle tasse universitarie. Sebbene, anche relativamente a queste ultime, si possano ottenere degli interessanti sconti come abbiamo indicato nell’articolo: “Niente tasse universitarie agli studenti che presentano una di queste 3 certificazioni 2021”. Se poi i figli frequentano scuole di grado inferiore a quello universitario, esistono sconti sulle tasse già a partire dal periodo di iscrizione all’asilo. Abbiamo fornito un elenco completo delle detrazioni fiscali nell’approfondimento: “I genitori con figli studenti possono richiedere un rimborso IRPEF da 632 a 3.700 euro all’Agenzia delle Entrate”. Le agevolazioni certamente non si esauriscono in queste voci, che sono sicuramente importanti, ma ne considerano una ulteriore e forse meno nota.

Fino a 2.633 euro di rimborsi per figli studenti dall’Agenzia delle Entrate presentando dichiarazione

Un’altra tipologia di sconto fiscale che il genitore che si occupa dell’istruzione del figlio può richiedere interessa il canone di locazione. Immaginiamo uno studente iscritto a facoltà universitaria pubblica o privata, oppure ad un istituto tecnico superiore, assimilabile a corso universitario, o ad un conservatorio. Se lo studente frequenta uno di questi istituti da fuori sede, dovrà necessariamente provvedere a pagare un affitto nella città in cui completa la sua formazione.

In tal caso, il genitore potrà ricevere un rimborso sul canone di locazione inserendo la spesa annuale di contratto in dichiarazione dei redditi. Egli può ricevere una detrazione IRPEF del 19% sull’ammontare della quota corrisposta per un massimo di 2.633 euro. Questo significa che, a conti fatti, egli potrebbe ricevere indietro circa 550,27 euro ogni anno. Questo è quanto prevede la Legge n. 431 del 9 dicembre 1998. La detrazione non è estensibile ai corsi di dottorato né ai diversi corsi post-universitari o di specializzazione che si seguono in Italia o fuori Paese.

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