I genitori con figli studenti possono richiedere un rimborso IRPEF da 632 a 3.700 euro all’Agenzia delle Entrate

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I genitori con figli studenti possono richiedere un rimborso IRPEF da 632 a 3.700 euro all’Agenzia delle Entrate per le spese di istruzione. Si tratta delle detrazioni IRPEF del 19% per spese scolastiche e universitarie. Esse si possono ottenere con la compilazione del modello 730/2021 o Redditi PF. Gli importi sono variabili in base ai differenti gradi di istruzione. Per questo motivo è utile sapere come sfruttare al meglio i vantaggi fiscali che l’attuale normativa tributaria garantisce.

Un figlio trascorre mediamente tra i banchi di scuola e quelli universitari tra i 15 e 23 anni. Un periodo di tempo piuttosto lungo che comporta delle spese. Gli esborsi crescono progressivamente con l’aumentare del grado di istruzione e questo dato richiede spesso importanti sacrifici da parte delle famiglie.

Nella dichiarazione dei redditi milioni di contribuenti potranno inserire i costi sostenuti per le spese di studio e formazione dei propri figli. Il decreto MIUR del 30 dicembre 2020, presente in G.U. n. 44 del 22 febbraio 2021, ufficializza la modalità applicativa delle detrazioni 2021. In base a quanto stabilisce il Legislatore, le detrazioni per le spese scolastiche sono applicabili dall’asilo nido fino all’università ed ai corsi post laurea. Come per le altre detrazioni anche per le spese scolastiche e universitarie si applica il 19% che si calcola sul tetto massimo di spesa. In questi casi i genitori con figli studenti possono richiedere un rimborso IRPEF da 632 a 3.700 euro all’Agenzia delle Entrate.

A quanto ammontano i rimborsi IRPEF per figli dall’asilo nido fino alla scuola superiore di secondo grado

Per capire come beneficiare al meglio di ciascuna tipologia di detrazione, è utile  distinguere le differenti fasce del ciclo scolastico. Partiamo dunque dal verificare le detrazioni che spettano per chi ha figli iscritti all’asilo nido. In questo caso, la detrazione IRPEF del 19% è applicabile ad un importo di spesa massimo di 632 euro. Questa detrazione vale sia per gli asili pubblici che per quelli privati e si applica per ciascun figlio.

Nel caso di figli iscritti alla scuola dell’infanzia, primo ciclo o scuola secondaria di secondo grado la spesa massima detraibile corrisponde a 800 euro. Questa è una importante novità che alza il tetto di spesa massimo detraibile. Tali detrazioni seguono quanto disciplina l’art. 15, comma 1, lettera e-bis del TUIR e riguardano le spese di frequenza. Quindi via libera alla detrazione IRPEF del 19% per tasse di iscrizione, frequenza scolastica e mensa. Non si possono invece includere nell’elenco delle spese detraibili quelle che riguardano l’acquisto di cancelleria o testi scolastici.

Come funziona per chi frequenta l’università o corsi post laurea?

Anche in questo caso i genitori con figli studenti possono richiedere un rimborso IRPEF da 632 a 3.700 euro all’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda l’istruzione universitaria o i corsi di specializzazione la detrazione ammissibile è sempre pari al 19% della spesa massima detraibile. In questo ambito le detrazioni si differenziano in base all’area geografica in cui si colloca l’università ed in base all’indirizzo di studi. Di seguito proponiamo uno schema riassuntivo che specifica gli importi detraibili:

Area di studi Nord Centro Sud e isole
Medica 3.700 euro 2.900 euro 1.800 euro
Scientifica e tecnologica 3. 500 euro 2.400 euro 1.600 euro
Sanitaria 2.600 euro 2.200 euro 1.600 euro
Umanistica e sociale 2.800 euro 2.300 euro 1.500 euro

Questi indici si riferiscono a ciascun anno di frequenza e si applicano tanto per le università statali quanto per le non statali o telematiche. In quest’ultimo caso, la detrazione segue i dettami del D.M. n. 933/2016.

Per i corsi post laurea le detrazioni seguono anch’esse delle distinzioni in base all’area geografica in cui ha sede l’università. Le detrazioni per corsi di dottorato, specializzazione e master si applicano in base al seguente schema: per il Nord detrazione IRPEF del 19% su una spesa massima di 3.700 euro; per il Centro 2.900 euro; per il Sud e Isole 1.800 euro. Ricordiamo che i figli universitari fuori sede possono fruire di una agevolazione anche sull’affitto della casa. Abbiamo spiegato come fruire di tali agevolazioni nell’articolo “Chi paga un affitto universitario può ottenere un bonus fiscale fino a 500 euro nel 2021”. Ecco quando e come i genitori con figli studenti possono richiedere un rimborso IRPEF da 632 a 3.700 euro all’Agenzia delle Entrate.

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