Facciamo attenzione a questa mail che minaccia la diffusione di un video che è un ricatto e va denunciato alla Polizia Postale

cybercriminali

La diffusione delle e-mail ha favorito anche il proliferare di tentativi di truffa da parte dei cybercriminali. Nonostante i tanti avvertimenti che invitano alla vigilanza, alcune persone si lasciano, purtroppo, ancora ingannare. Arrivando a pagare anche non pochi soldi ai truffatori.

Per questo motivo, facciamo attenzione a questa mail di minaccia che è un tentativo di ricatto nel quale si potrebbe cadere. Rientra nella categoria denominata “sextortion” (dall’inglese “sexual” + “extortion”). Il malfattore punta sul panico delle persone, che si ritrovano di fronte ad una ipotetica minaccia di divulgazione di un video esplicito che le ritrae. Colpendo in un campo nel quale in tanti potrebbero essere vulnerabili, come quello sessuale. In realtà, questi criminali non hanno in mano nulla, ma tanto basta per instillare il dubbio nella probabile vittima, che potrebbe cedere e pagare.

I truffatori fingono di voler rovinare la nostra reputazione

Potrebbe essere ribattezzata come la “Truffa della reputazione rovinata”. In pratica, cosa accade? Che il malcapitato si ritrova, nella propria casella di posta elettronica, una e-mail che esordisce con la frase: “Within 96 hours I’ll ruin your prestige”. Un ultimatum vero e proprio di 4 giorni del ricattatore che ci invita a leggere la sua lettera fino in fondo o ci rovinerà.

Scorrendo il testo, ci fa capire di essere riuscito a infettare il nostro Pc o telefonino con un malware che ha preso possesso della fotocamera del dispositivo. In questo modo, il truffatore afferma di essere riuscito a riprenderci mentre navigavamo (e, magari, facevamo altro) in siti vietati. Facendoci capire di avere in mano nostri filmatini sessuali espliciti e compromettenti.

Facciamo attenzione a questa mail di minaccia di diffusione di un video che è un ricatto e va denunciato alla Polizia Postale

In realtà, il criminale bluffa, come un abile pokerista. La stessa mail, infatti, è arrivata anche a chissà quante altre persone, con lo stesso medesimo testo. E, di ognuna di esse, non ha nessun filmato. Sapendo, però, delle debolezze di alcuni, il truffatore getta la rete nel mare sperando di pescare qualche potenziale vittima. Con una minaccia del tipo: “La tua reputazione, alla vista dei tuoi cari, sta per cambiare fino alla fine dei tuoi giorni, se dovessero vedere il videotape”.

E, a scanso di equivoci, ci dice di non rispondergli, poiché “l’account rubato utilizzato per inviare i messaggi verrà presto disattivato”.  A questa e-mail, di solito, è allegato un testo ribattezzato con nome e cognome della vittima. Contiene un messaggio che invita il malcapitato a pagare una determinata somma in Bitcoin entro 96 ore o addio reputazione. Val la pena ribadire di non preoccuparsi ed è consigliabile ignorare quella mail. Che, di solito, va a finire direttamente nello spam, come è giusto che sia. Nel caso fossimo vittime di questi ricatti, denunciamoli alla Polizia Postale.

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