Evitare il distacco e non pagare le bollette cambiando fornitore o cambiando intestazione del contratto sono soluzioni da furbetti ma praticamente inutili per questi motivi

bolletta

Cambiare fornitura di energia elettrica, cambiando gestore per non pagare le bollette col gestore precedente è una prassi molto utilizzata. È talmente usata che ha anche un suo nome prestabilito. Infatti la prassi si chiama turismo energetico. In pratica è la soluzione che molti hanno utilizzato per evitare di pagare le bollette arretrate con un fornitore di luce e gas ma non solo. Con questo escamotage, si riusciva ad evitare l’abbassamento della potenza e il successivo distacco per morosità. Una pratica talmente diffusa che ha costretto l’ARERA ad intervenire, rendendola praticamente inutile.

Evitare il distacco e non pagare le bollette cambiando fornitore o cambiando intestazione del contratto sono soluzioni da furbetti ma praticamente inutili per questi motivi

Anche prima di questi aumenti esponenziali del costo di luce e gas, le morosità in materia di bollette delle utenze domestiche erano diffuse. Naturalmente, adesso queste morosità sono in costante aumento. E ci sono quelle non volute ed altre perfettamente consapevoli. In ogni caso il moroso rischia di vedere revocata la propria fornitura, passando da un abbassamento di potenza e dal distacco del servizio. Tra l’altro oltre a rimanere all’oscuro nel caso della corrente elettrica, la pendenza dà diritto al fornitore ad attuare tutte le procedure di riscossione coattiva. In pratica, oltre a restare al buio, il moroso prima o poi la bolletta dovrà anche pagarla. E come vedremo, cambiare fornitore non serve a niente per evitare quelle che sono le pesanti conseguenze della morosità. In pratica il turismo energetico adesso viene duramente contrastato dalle normative dell’autorità, rendendola superflua.

Cosa succede a cambiare fornitore mentre si è morosi con il precedente

In genere le vie adottate da questi pseudo furbetti sono state sempre due. La prima era il cambio di fornitore. In altri termini, il moroso cambiando azienda fornitrice, evitava di subire il distacco della luce e rimandava ai contenziosi i pagamenti omessi con il fornitore precedente. La seconda via era il cambio di intestazione, spesso intestando la fornitura ad un parente. Due vie che oggi giorno servono davvero a poco. Evitare il distacco e non pagare le bollette usando questi stratagemmi non risolve nessuno dei due problemi. Infatti è da anni ormai che le aziende fornitrici hanno trovato la soluzione (con ARERA), per evitare di penalizzarsi a vicenda con la migrazione energetica. I clienti morosi che effettuano un cambio di gestore non la fanno franca. Infatti alla prima bolletta utile col nuovo fornitore, pagheranno il cosiddetto CMOR.

Si tratta del corrispettivo delle morosità, che dal nuovo fornitore verrà incassato per conto del vecchio. Anche la soluzione della voltura è poco praticabile. Infatti i fornitori possono scegliere di non accettare una voltura se su quel contatore c’è una morosità. Ed oggi è assai facile per i fornitori verificare se su quel contatore il vecchio intestatario era moroso. Tanto è vero che chi cambia casa e devi intestarsi un contratto di energia elettrica, farebbe bene a chiedere un allaccio ex novo piuttosto che la voltura dal vecchio inquilino a quello nuovo. Questo al fine di evitare che una ditta fornitrice del servizio, possa negare la voltura perché su quel contatore precedentemente c’era un inquilino moroso.

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