Ecco spiegato perché anche un consumo moderato di bevande alcoliche può portare a serie conseguenze

bevande alcoliche

Tantissime persone continuano a sostenere che un consumo moderato ma continuo di bevande alcoliche possano avere degli effetti benefici sulla salute. Per molti, infatti, il canonico bicchiere di vino rosso durante i pasti sembra essere il segreto per raggiungere una veneranda età in salute.

Eppure molti studi scientifici indicano che anche il consumo continuativo di piccole quantità di alcool possa avere degli effetti negativi sulla salute. Allora, ecco spiegato perché anche un consumo moderato di bevande alcoliche può portare a serie conseguenze.

Ecco spiegato perché anche un consumo moderato di bevande alcoliche può portare a serie conseguenze

Diverse ricerche scientifiche hanno sottolineato come il consumo di bevande alcoliche possa portare a dei seri danni alla salute. In particolare, una ricerca canadese riportata sul The Lancet ha riscontrato un’associazione tra consumo continuativo di alcolici e maggior rischio di sviluppare malattie neurodegenerative.

Un secondo studio pubblicato sul British Medical Journal  ha sottolineato come anche un consumo moderato di alcolici possa essere nocivo per la salute. Infatti, un’analisi condotta su 550 pazienti ha sottolineato come un consumo continuativo di alcolici possa condurre a seri problemi legati all’ippocampo. Tali rischi investono a che i consumatori “moderati”, ossia coloro che consumano solamente 2-3 bicchieri di vino o birra al giorno. Infatti, questi corrono fino al 3 volte il rischio di sviluppare problemi all’ippocampo quando messi a confronto con pazienti astemi.

Le tre fasi della vita in cui è meglio ancora più attenti

Inoltre, ulteriori ricerche sembrano suggerire che vi siano tre periodi della vita in cui è preferibile stare attenti al consumo di alcool. Questi tre periodi della vita sono l’adolescenza, la gravidanza e l’anzianità.

Il consumo di alcool durante l’adolescenza può infatti impattare negativamente sul corretto sviluppo del cervello, che arriva a completezza intorno ai 25 anni.

Le donne in gravidanza dovrebbero evitare di consumare alcool in maniera da non incorrere nel rischio che il feto sviluppi una sindrome feto-alcolica. Quest’ultima può portare il feto ad avere un ridotto sviluppo celebrale e quindi capacità cognitive considerevolmente ridotte.

Infine, in tarda età il ridotto livello di enzimi può portare ad una metabolizzazione non corretta dell’etanolo. Questo fattore può portare ad una maggiore sensibilità agli effetti delle bevande alcoliche.

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