Due alimenti insospettabili ma dannosi per il nostro cervello

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La ricerca che potremmo fare, seguendo anche gli articoli della nostra Redazione potrebbe riguardare i cibi che fanno bene al cervello. Ma, pensiamo mai, invece a quelli nocivi? Ecco due alimenti insospettabili ma dannosi per il nostro cervello. Li abbiamo sempre lì davanti agli occhi e sulle nostre tavole. Senza sapere che il nostro cervello, potesse farlo, li bandirebbe dalla sua lista di ingresso. Vediamoli in questo articolo dei nostri Esperti della Redazione.

Non solo stress

A fare male al nostro cervello non sono solo stress e preoccupazioni, ma anche alcune abitudini alimentari scorrette. Secondo i ricercatori dell’Università di Boston, troppi zuccheri rischiano di portarci alla demenza senile precoce. Il nostro organismo e, il cervello in modo particolare trovano negli zuccheri una fonte basilare di energia. Per affrontare tutte le attività quotidiane: fisiche e mentali.

Ma, troppi zuccheri sono il nemico numero 1 del cervello. In particolare, gli studiosi americani indicano nelle bibite zuccherate la possibilità di contrarre prima e più velocemente le malattie degenerative come la demenza senile e l’Alzheimer. Chi è abituato ad averle sempre a tavola, consulti il proprio medico e si sentirà confermare quanto scritto.

Gli zuccheri industriali

Zuccheri pericolosi per la salute del nostro cervello che si annidano anche in molti prodotti industriali. Mangiare una merendina o uno snack non ci porta alla demenza senile, sia chiaro. Ma, abusarne alla lunga sì. Il pericolo è proprio questo: la dipendenza da merendine. Attenzione, poi anche ai cibi che nascondono lo sciroppo di glucosio, altro elemento da non sottovalutare nella protezione del nostro cervello.

Il pesce col mercurio fa male al cervello

Dovremmo mangiare pesce almeno due volte a settimana. Meglio tre. Tra i due alimenti insospettabili ma dannosi per il cervello c’è però il pesce con dosi di mercurio elevate. Per questo, dovremmo preferibilmente rivolgerci a venditori di fiducia. Al nostro pescivendolo, ai pescatori direttamente sulla spiaggia. O, almeno alle aziende italiane più importanti, che garantiscono sulla filiera di importazione del pesce che portiamo in tavola. Terminiamo con una battuta che abbiamo sentito di persona al banco del pesce del supermercato e rende l’idea. Disse un cliente: “Come possiamo pretendere di mangiare pesce sano con certa gente che lancia i missili atomici nel Pacifico?”.

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