Dal momento della sua quotazioni a Piazza Affari le quotazioni del Cavallino Rampante hanno sempre dato grosse soddisfazioni ai propri azionisti. Dopo avere segnato nuovi massimi storici dove potrebbero essere dirette le azioni Ferrari?
I punti di forza e di debolezza del titolo
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Al netto di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, i margini dell’azienda risultano particolarmente elevati. Inoltre, l’attività della società è altamente redditizia grazie agli elevati margini netti e negli ultimi 12 mesi, le aspettative di fatturato futuro sono state riviste più volte al rialzo.
Conseguentemente, negli ultimi quattro mesi, il prezzo obiettivo medio degli analisti è stato ampiamente rivisto al rialzo. Allo stato attuale, però, il prezzo obiettivo medio è in linea con le quotazioni. Nota importante, la visibilità sulle prossime attività del gruppo è eccellente. Gli analisti del settore hanno opinioni convergenti sui futuri ricavi dell’azienda.
Storicamente, il gruppo ha registrato dati di attività superiori alle aspettative.
Tra i punti deboli non possiamo non notare la forte sopravvalutazione del titolo in termini di multipli di mercato. Ad esempio, con un rapporto prezzo/utili previsto di 43,94 e 38,32 rispettivamente per l’esercizio in corso e per il prossimo esercizio, l’azienda opera con multipli di utili molto elevati. Anche sulla base delle quotazioni attuali, la società ha un livello di valutazione particolarmente elevato in termini di “enterprise value”.
La società, poi, paga pochi o nessun dividendo presentando quindi un rendimento basso o inesistente.
L’opinione generale del consensus degli analisti è fortemente peggiorata negli ultimi quattro mesi.
Dove potrebbero essere dirette le azioni Ferrari? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Ferrari (MIL:RACE) ha chiuso la seduta del 13 aprile invariato a quota 255,2 €, rispetto alla seduta precedente.
Con la rottura della forte resistenza in area 253,8 €, le quotazioni potrebbero dirigersi verso gli obiettivi indicati in figura. Per una ripresa di medio/lungo periodo, però, non bisogna dimenticare quanto scritto in un precedente articolo quando abbiamo analizzato il time frame settimanale.
Da dieci settimane le quotazioni si stanno muovendo all’interno del trading range 237,4 € – 258,2 €. Solo la rottura in chiusura settimanale di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità al titolo.