Dalla città più lunga d’Italia si possono vedere le navi fantasma. È solo una leggenda o è verità?

Da Messina si possono vedere le navi fantasma

È una delle città che detiene più primati in Italia, pochi lo direbbero eppure è proprio così. Scopriamo un viaggio che potrebbe farci conoscere storie e realtà incredibili in grado di lasciarci a bocca aperta.

Sono ben 5 i primati di cui i messinesi vanno fieri e a ragione. Messina nasconde opere naturalistiche di pregiata fattura e opere artistiche sottovalutate che meriterebbero maggiore considerazione. Il patrimonio della città dello Stretto potrebbe rappresentare un’autentica risorsa per migliorare un’economia sempre in difficoltà Sarebbe necessaria una maggiore tutela e uno sfruttamento sostenibile e adeguato. Messina è la città più lunga d’Italia. La sua costa si estende per 50 chilometri da Giampilieri a Ponte Gallo regalando la vista di 2 mari.
A Messina si trova l’orologio astronomico più grande del Mondo nel campanile del Duomo. Insieme a Santiago de Compostela e Lione, è l’unica città al Mondo ad avere il proprio Anno Santo. Il faro di Messina è il più antico d’Italia, la Lanterna di Montorsoli risale al 1555. Il porto della città è il principale in Italia per il transito di passeggeri.

La difesa della città

Dalla città più lunga d’Italia è possibile vedere i fantasmi? Non proprio. Si tratta di un fenomeno ottico legato alla leggenda celtica della Fata Morgana. Il miraggio è creato da una distorsione che permette di vedere immagini ingrandite in seguito all’azione della temperatura che si trova nei differenti strati d’aria. Gli oggetti diventano confusi e tremolanti e l’effetto ottico potrebbe assumere gradazioni impreviste. Nello Stretto il fenomeno è pronunciato, i lembi nella costa sembrano avvicinarsi e le case nel panorama appaiono più grandi di quanto dovrebbero essere.
Questo fenomeno diventa ancora più interessante con le barche. La vista è talmente rarefatta che sembra di vedere barche che non ci sono come nei più intriganti racconti mitologici marinari simili all’Olandese Volante. Pare che il fenomeno della Fata Morgana in passato abbia protetto la città da numerose invasioni. Un re barbaro convinto che la costa fosse vicina si tuffò per raggiungerla a nuoto annegando miseramente mentre il traguardo si allontanava. I dipinti di Antonello da Messina come il Ritratto d’Ignoto Marinaio sono diventati iconici e hanno regalato spunti interessanti per arricchire queste leggende.

Dalla città più lunga d’Italia uno spaccato della Storia del Paese

Quindi se decidiamo di andare a Messina scegliamo di essere più che semplici turisti. Visitiamo il Duomo con il suo orologio, la Fontana del Nettuno e la Madonnina del Porto ma cerchiamo di andare oltre. U Strittu nasconde numerose storie affascinanti che dovremmo imparare. La Villa di San Giovanni, per esempio, ci da molti spunti. Da comune è diventata città nel 2005 grazie a Carlo Azeglio Ciampi. L’architettura religiosa domina i dintorni e questa zona è ricca di testimonianze che dal 1600 a oggi hanno tenuto vivo il ricordo degli eventi che si sono susseguiti. Dai regimi feudali, alla peste, dal periodo Napoleonico all’Unità d’Italia, dalle filande all’epoca industriale, dai terremoti al dopoguerra. Messina rappresenta un compendio della Storia italiana e la sua importanza è maggiore di quanto i libri ci possano insegnare. Per questo dovremmo visitarla con attenzione.
E certo il fenomeno ottico dello Stretto ci affascinerà così come accaduto a numerosi studiosi e turisti arrivati dall’estero. La nostra penisola è in grado di offrirci sorprese in ogni regione, i record registrati sono difficili da contare. Nel caso di Messina questa ricchezza è ancora più evidente. Ce ne accorgeremo non appena decideremo di esplorarla seriamente.

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