Cosa si rischia se le cartelle esattoriali rottamazione ter scadute il 9 maggio scorso non sono state pagate 

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Sono davvero tanti, tantissimi, i contribuenti che il 9 maggio scorso, ultima data utile, non hanno versato le somme relative alle rate scadute nel 2020 delle cartelle esattoriali. Quelle rientranti, nella fattispecie, nella rottamazione ter.

In base alle prime stime, infatti, solo un contribuente su due ha pagato entro il 9 maggio scorso. Il che significa che, potenzialmente, per tutti i decaduti dalla rottamazione ter ora si mette davvero male. Almeno sulla carta in quanto potrebbero esserci presto delle novità. Vediamo quali.

Con la perdita del beneficio della rottamazione ter, infatti, il Fisco può riprendere le procedure standard di riscossione. Ovverosia, la richiesta del pagamento dei debiti fiscali non solo in un’unica soluzione, ma anche senza i vantaggi di pagare a rate e senza gli sconti offerti dalla rottamazione ter. E lo stesso dicasi, tra l’altro, pure per il saldo e stralcio.

Cosa si rischia se le cartelle esattoriali rottamazione ter scadute il 9 maggio scorso non sono state pagate

Nel dettaglio, chi ha pagato entro lo scorso 9 maggio resta in gioco, con la rottamazione ter delle cartelle esattoriali, al fine di pagare poi, con le successive scadenze, le rate che sono scadute nel 2021. E quelle che scadranno nell’anno in corso.

Su cosa si rischia se le cartelle esattoriali rottamazione ter non sono state pagate, inoltre, si è aperto già da qualche giorno a questa parte lo scontro politico. In quanto alcuni partiti che sostengono la maggioranza di Governo sono in pressing per riaprire la rottamazione.

Probabile la riapertura della definizione agevolata con la rottamazione quater, ecco perché

Ovverosia, stanno facendo pressioni, al Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, per varare a conti fatti la rottamazione quater. Una richiesta per la quale, tra l’altro, alcuni partiti chiedono pure la riapertura dei termini per le cartelle esattoriali che sono scadute nel periodo precedente la pandemia di Covid 19. Ovverosia, per gli anni 2018 e 2019.

Il mezzo flop della rottamazione ter, tra l’altro,  mette in difficoltà i  tantissimi contribuenti che non hanno trovato i soldi per pagare. Non solo, ma anche lo Stato italiano in ragione di incassi per l’erario che sono palesemente inferiori alle attese. In una fase caratterizzata, tra l’altro, da un aumento dello spread che porterà lo Stato italiano a dover pagare di più per rifinanziare il debito.

Approfondimento

Ecco perché per la rottamazione ter delle cartelle esattoriali le prossime scadenze sono decisive per non perdere tutti i benefici

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