Ecco perché per la rottamazione ter delle cartelle esattoriali le prossime scadenze sono decisive per non perdere tutti i benefici

cartelle esattoriali

Prosegue per la riscossione dei debiti fiscali il piano di rientro relativo allo stop per il Covid 19 delle cartelle esattoriali. Nei giorni scorsi, precisamente lo scorso 9 maggio del 2022, c’è stata infatti la prima scadenza da rispettare per i versamenti. Quelli relativi, nella fattispecie, alle rate che sono scadute nell’anno 2020.

Ovverosia, proprio in piena pandemia di Covid 19. Vediamo allora, proprio per la terza finestra delle cartelle esattoriali, quali sono le prossime tappe e, quindi, le scadenze da rispettare. Al fine di non perdere, grazie proprio alla definizione agevolata, tutti i benefici che sono previsti ai sensi di Legge. Altrimenti, poi, decadendo dalla rottamazione, il Fisco potrà avviare il recupero del debito in un’unica soluzione. Anche attraverso la riscossione forzosa.

Ecco perché per la rottamazione ter delle cartelle esattoriali le prossime scadenze sono decisive per non perdere tutti i benefici

Nel dettaglio, la prossima scadenza da rispettare, per chi ha versato entro lo scorso 9 maggio del 2022, rimanendo così in corsa per la rottamazione ter, è quella del 31 luglio del 2022. In verità, questa scadenza non è perentoria in quanto, grazie ai cinque giorni di tolleranza previsti, e ai giorni festivi, il contribuente potrà pagare le rate della rottamazione ter che sono scadute nel 2021 entro e non oltre l’8 agosto del 2022.

Ecco perché per la rottamazione ter delle cartelle esattoriali ci sono delle date chiave da cerchiare sul calendario. In pratica, ad agosto 2022 per le rate del 2020 e del 2021 si completerà il piano di rientro legato allo stop delle cartelle per la pandemia.

Dopodiché, per le rate del 2022, la scadenza successiva per la rottamazione ter è quella del 30 novembre. Scadenza che, sempre considerando l’inadempimento lieve, può anche slittare di altri cinque giorni. Quindi, entro e non oltre il 5 dicembre del 2022.

Perché molti contribuenti sono decaduti dalla terza rottamazione

C’è anche da dire che tanti contribuenti sono decaduti dalla terza rottamazione delle cartelle e che quindi entro lo scorso 9 maggio del 2022 non hanno pagato. Sia perché magari sono stati impossibilitati a trovare il denaro per mettersi in regola con il Fisco, sia perché magari si spera che presto, con una possibile rottamazione quater, possa esserci la possibilità di spalmare di nuovo i debiti fiscali. Così come c’è anche chi spera che, con una pace fiscale, che arrivi una cancellazione con stralcio.

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