Attenzione a Piazza Affari questa settimana perché gli ultimi segnali suggeriscono che a Milano potrebbe verificarsi un particolare scenario

Piazza Affari

La nuova settimana borsistica potrebbe essere quella della svolta per i listini europei, forse anche per la Borsa USA. Nelle ultime due sedute della precedente ottava i mercati azionari hanno mandato dei segnali incoraggianti. Questi segnali se confermati nella seduta di oggi e possibilmente in quella di domani, avvalorerebbero l’ipotesi dell’inizio di nuova tendenza.

Nell’ultima seduta della settimana Wall Street ha messo le ali alle Borse europee. Venerdì i principali indici delle Piazze del Vecchio Continente hanno realizzato guadagni superiori al 2%. L’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso in rialzo del 2,5%.
La Borsa americana è stata la maggiore artefice del rialzo dei listini del Vecchio Continente. Wall Street ha chiuso bene la seduta di giovedì ed ha avuto un avvio prepotente in quella di venerdì, chiudendo poi in forte progresso.

Venerdì gli operatori hanno inondato di acquisti il mercato azionario nonostante una dichiarazione poco incoraggiante di Jerome Powell. Il presidente della FED ha ribadito che l’obiettivo della Banca centrale americana è riportare il tasso di inflazione al 2%. La FED vuole raggiungere l’obiettivo anche a costo di frenare la crescita economica e il mercato del lavoro.

Gli investitori professionali hanno preferito ignorare, almeno per il momento, questa dichiarazione e concentrarsi sugli ultimi segnali di decelerazione dell’inflazione USA ad aprile. Per alcuni analisti l’indice al consumo negli Stati Uniti potrebbe aver toccato il picco massimo e quindi sono ottimisti sulla crescita economica.

Attenzione a Piazza Affari questa settimana perché gli ultimi segnali suggeriscono che a Milano potrebbe verificarsi un particolare scenario

Neanche gli operatori che investono sul mercato delle materie prime in particolare del petrolio, credono ad una recensione in arrivo. Altrimenti non si spiegherebbe la nuova fiammata dei prezzi dell’oro nero. Venerdì alla chiusura dei mercati, WTI e Brent quotavano oltre 110 dollari al barile, con un rialzo giornaliero superiore al 3,5%. Come la storia ci insegna, con una recessione alle porte la domanda del greggio dovrebbe calare e di conseguenza il prezzo dovrebbe scendere. Per il momento questo non sta avvenendo. Probabilmente complice anche la guerra in Ucraina e il pacchetto di sanzioni che la UE ha preparato sulle importazioni di petrolio dalla Russia.
Questa settimana occorre fare particolare attenzione a Piazza Affari che nell’ultima seduta ha chiuso in rialzo del 2%. L’indice Ftse Mib è riuscito a chiudere sopra l’importante quota di 24.000 punti terminando la seduta a 24.048 punti, sui massimi della giornata. L’indice maggiore di Piazza Affari ha raggiunto il bordo superiore del canale ribassista che contiene i prezzi dal 29 marzo. Oggi se il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) riuscirà a superare la soglia di 24.150/24.200 punti, potrebbero rapidamente raggiungere la zona di 24.400/24.500 punti.

Una chiusura oltre il bordo superiore del canale rialzista nelle prossime sedute favorirebbe il raggiungimento del massimo degli ultimi due mesi a 25.500 punti. Al contrario, sarebbe negativo un ritorno dell’indice Ftse Mib sotto i 24.000 punti. Un eventuale chiusura sotto 23.700 punti confermerebbe l’attuale trend ribassista di medio periodo.

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