Con queste patologie l’INPS riconosce subito più di 500 euro a prescindere dal reddito ma con questa certificazione

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Esistono determinate malattie che sono talmente invalidanti da pregiudicare la qualità della vita per coloro che ne soffrono. Al punto che lo svolgimento di un’attività lavorativa diventa una meteora e anche il compimento degli atti più semplici della vita quotidiana diventa complicato. Proprio per questo il nostro legislatore prevede per determinate patologie la possibilità di ottenere un assegno mensile di invalidità. Mentre nei casi più gravi si può ricevere anche un’indennità di accompagnamento. Si pensi ad esempio a malattie invalidanti che interessano l’apparato digerente che danno diritto subito all’assegno d’invalidità INPS a qualunque età. O ancora a malattie come l’asma quando è in forma grave.

Malattie che danno subito diritto ad un’indennità

Esistono determinate malattie per le quali il nostro legislatore ha previsto specifici benefici di natura assistenziale a favore di determinati lavoratori, a prescindere dal reddito. In particolare con queste patologie l’INPS riconosce più di 500 euro al mese. Ovvero chi soffre di talassemia major o anemia falciforme. Queste sono entrambe malattie genetiche ed ereditarie del sangue. La prima detta anche anemia di Cooley è una malattia molto grave che provoca la distruzione dei globuli rossi.

Chi ne soffre deve sottoporsi frequentemente a trasfusioni di sangue. I sintomi nelle fasi gravi sono debolezza, pallore, ittero, deformità delle ossa del viso, gonfiore addominale e crescita lenta. Anche l’anemia falciforme o drepanocitosi presenta sintomi piuttosto invalidanti. In particolare, crisi dolorose abbastanza frequenti al torace, all’addome e alle articolazioni, anemia con conseguente affaticamento, mal di testa. Può causare la sindrome mani-piede, ovvero gonfiore nelle estremità degli arti, infezioni, ritardi, ittero.

Con queste patologie l’INPS riconosce subito più di 500 euro a prescindere dal reddito ma con questa certificazione

L’INPS in questi casi, a prescindere dalla situazione reddituale del lavoratore, riconosce un’indennità annuale su semplice richiesta. Si tratta di una prestazione economica pari ad 523,83 per il 2022 spettante ai lavoratori dipendenti, autonomi o liberi professionisti con almeno 35 anni d’età. Nonché con un’anzianità contributiva di minimo 10 anni. Inoltre ne hanno diritto anche i portatori di talassodrepanocitosi e talassemia intermedia in trattamento trasfusionale. L’Istituto previdenziale riconosce l’indennità al ricorrere dei seguenti requisiti:

  • le persone riconosciute affette da una delle suddette patologie da parte dell’ASL d’appartenenza con certificato indicante la patologia e il trattamento trasfusionale o con idrossiurea;
  • 10 anni di anzianità contributiva;
  • 35 anni d’età;
  • tutti i malati di talassemia major o drepanocitosi indipendentemente dal reddito e da altre prestazioni previdenziali o assistenziali ricevute;
  • cittadinanza italiana;
  • cittadini extracomunitari;
  • coloro che hanno residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Come presentare la domanda

La domanda va presentata per via telematica all’INPS al servizio dedicato. L’interessato dovrà allegare il certificato attestante una delle patologie sopra descritte rilasciato dall’ASL, un attestato d’anzianità contributiva, nonché l’attestato del datore di lavoro indicante i contributi versati all’INPS. La prestazione che per il 2022 è pari ad euro 523,83 è esente da IRPEF ed è concessa anche se i contributi sono stati versati ad altri Enti.

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