Chi possiede queste preziosissime monete con Giovanni Paolo II potrebbe guadagnare un bel po’ di soldi rivendendole

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Molti pensano che per guadagnare con la compravendita di monete bisognerebbe trovare qualche esemplare raro e, soprattutto, del vecchio conio. Se questo è vero nella maggior parte dei casi, in realtà è importante ricordare che esistono anche delle monete in euro rilevanti dal punto di vista numismatico.

Tra le serie più importanti, ad esempio, troviamo quelle emesse dalla Città del Vaticano. Nelle prossime righe parleremo proprio di due monete coniate da questo Stato e che qualsiasi collezionista vorrebbe possedere. Stiamo parlando della moneta da 20 euro e di quella da 50 euro emesse dalla Città del Vaticano il 28 ottobre 2004. Completamente realizzate in oro 917, esse completano la bellissima serie di monete commemorative intitolata “Alle Radici della Fede”.

Chi possiede queste preziosissime monete con Giovanni Paolo II potrebbe guadagnare un bel po’ di soldi rivendendole

Dal punto di vista estetico, su entrambe le monete abbiamo sul dritto l’immagine di Papa Giovanni Paolo II che impugna la croce pastorale. In alto, lungo i bordi, vi è la scritta “AN. XXVI. MMIV IOANNES PAULUS II P.M.”.

Il rovescio, invece, è diverso su entrambi gli esemplari. Sulla moneta da 20 euro troviamo al centro la raffigurazione del duello tra Davide e Golia, mentre in basso il valore nominale. In alto, decentrato a destra, abbiamo la scritta “CITTÀ DEL VATICANO”.

Sull’esemplare da 50 euro, invece, vi è la rappresentazione di una scena biblica conosciuta come il “Giudizio di Salomone”. Anche qui troviamo il valore nominale esposto in basso, mentre la scritta “CITTÀ DEL VATICANO” è decentrata a sinistra.

Oltre alle raffigurazioni incise sul conio, le differenze tra le due monete stanno anche nel peso e nelle dimensioni. L’esemplare da 20 euro, infatti, ha un diametro di 21 mm ed un peso di 6 g. La moneta da 50 euro, invece, ha un diametro che misura 28 mm ed un peso di 15 g.

Tiratura e valore di mercato

Emesse in qualità “proof” e con una tiratura bassissima (pari a 3.050 esemplari), queste monete sono un vero e proprio tesoro. Chi le ha acquistate alla data di emissione ha dovuto spendere:

  • 152 euro per l’esemplare da 20 euro;
  • 380 euro per quello da 50.

Oggi questi prezzi, a distanza di ben 18 anni, sono addirittura triplicati. Infatti, su alcuni siti dedicati alla vendita di monete l’esemplare da 20 euro costa intorno ai 450 euro, mentre quello da 50 ne potrebbe valere addirittura 1.200. Quindi, ecco perché chi possiede queste preziosissime monete e le rivende adesso potrebbe guadagnare davvero un bel gruzzoletto.

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