Chi non vuole perdere questa ingente somma di denaro dall’Agenzia delle Entrate ha tempo fino a dicembre 2022 per presentare la domanda

bonus facciate

La Legge di Bilancio 2022 ha confermato e introdotto una serie di Bonus e benefici fiscali di cui i cittadini possono usufruire. Non sempre le disposizioni della Legge di Bilancio sono semplici da leggere e da interpretare. È intervenuta, allora, l’Agenzia dell’Entrate, con la circolare 9/E/2022 proprio con l’intento di semplificare e rendere comprensibili a tutti le nuove misure fiscali.

Si sono già descritti i principali Bonus confermati dalla Legge di Bilancio e dall’Agenzia delle Entrate. A partire dall’Ecobonus, incentivo statale volto alla riqualificazione energetica di un certo immobile. Il Bonus casa, diretto alla ristrutturazione della abitazioni e degli edifici residenziali. Infine, si è approfondito anche il Bonus mobili, che l’Agenzia delle Entrate eroga con il massimo di 10.000 euro nel 2022.

Le spiegazioni dell’Agenzia delle Entrate

Tutti questi Bonus funzionano come detrazioni fiscali. Lo Stato suddivide il vantaggio fiscale in 10 quote da applicarsi in 10 anni. Come si è visto, la Legge di Bilancio ha esteso questi Bonus fino al 2024, pur modificandone, in alcuni casi, l’entità. Ci sono, però, delle eccezioni. Chi non vuole perdere questa ingente somma di denaro ha tempo solo fino a dicembre 2022 per richiedere all’Agenzia delle Entrate il Bonus facciate.

Infatti, la Legge di Bilancio ha esteso il beneficio fiscale anche al 2022 ma riducendone la percentuale dal 90% al 60% della spesa. Il Bonus facciate consiste in una detrazione fiscale per le spese del 2022 sostenute per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici collocati nelle zone A o B.

Dunque, le novità per il Bonus facciate riguardano principalmente, da un lato, la sua diminuzione dal 90% al 60% della spesa sostenuta. Dall’altro lato, la sua utilizzabilità solo fino a dicembre 2022. Confermate, invece in generale, le modalità operative del Bonus. Intanto come detto, il Bonus facciate è un incentivo per rivitalizzare la parte esterna degli edifici. Comprende anche le opere sul perimetro esterno dell’immobile, sui balconi, i fregi e gli ornamenti. Non comprende, invece, parti dell’edificio non visibili dall’esterno.

Chi non vuole perdere questa ingente somma di denaro dall’Agenzia delle Entrate ha tempo fino a dicembre 2022 per presentare la domanda

Quanto alla zona dove deve trovarsi l’edificio si parla di A e B, sostanzialmente si tratta dei centri storici e delle zone più residenziali. Infatti, nella zona A si trovano normalmente gli immobili storici di un certo pregio artistico e culturale. Invece, nella zona B troviamo aree parzialmente o totalmente edificate per una superficie di almeno il 12,5% di quella fondiaria del luogo.

Tra le spese pagabili con il Bonus, i progetti per le opere da realizzare e i lavori connessi (come le perizie), l’acquisto e l’affitto di materiali e attrezzi. Il Bonus si può fruire con le solite 10 quote annuali applicate in 10 anni. Oppure con lo sconto in fattura da parte dell’impresa che realizza i lavori. Ed infine, tramite la cessione del credito alla banca.

Approfondimento

L’Agenzia delle Entrate riconosce fino a 10.000 euro per l’acquisto del forno, della lavastoviglie, della lavatrice, del frigorifero e di altri elettrodomestici

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