Chi non sa quale titolo di Stato comprare piuttosto che lasciare i soldi in perdita sul conto adotti questa soluzione

inflazione

L’inflazione in aumento non è solo una mannaia sui nostri stipendi ma è anche un pericolo per i nostri risparmi. Con un’inflazione media al 6% alla fine dell’anno i soldi lasciati giacenti sul conto corrente avranno un potere d’acquisto ridotto del 6%. Chi non vuole perdere soldi, non dovrebbe lasciare i risparmi sul conto corrente ma investirli in strumenti che bilancino le perdite da inflazione.

Chi cerca un investimento sicuro ma remunerativo può puntare sulle obbligazioni in particolare sui titoli di Stato. Rispetto alcuni mesi fa, il rendimento delle obbligazioni governative italiane a tasso fisso è salito. Oggi sul mercato è possibile trovare BTP con durata breve ma con rendimento positivo. Questo scenario sarebbe stato impossibile solamente all’inizio dell’anno. Il problema però per chi non è esperto di mercati obbligazionari è su quale Buono del Tesoro poliennale puntare.

Chi non sa quale titolo di Stato comprare piuttosto che lasciare i soldi in perdita sul conto adotti questa soluzione

Una soluzione potrebbe essere quella di puntare su un ETF obbligazionario specializzato in titoli di Stato. Un Exchange traded fund replica l’andamento di un paniere di titoli. Quindi ci sono ETF che replicano anche l’andamento di un paniere di Buoni del Tesoro poliennali.
Per esempio si potrebbe puntare sull’ETF Lyxor euroMTS che investe su BTP con durata residua tra 1 e 3 anni (isin: LU1598691050). Oppure si potrebbe puntare sull’ETF iShares Italy government bond che investe su un paniere generalizzato di titoli di Stato italiani (isin: IE00BFMM9235).

Quindi, chi non sa quale titolo di Stato comprare può puntare sugli ETF, ma quali sono i vantaggi di investire su questi strumenti? Attraverso un Exchange traded fund anche con una piccola cifra si può investire su di un ampio paniere di titoli di Stato. L’investimento minimo in un titolo di Stato è di 1.000 euro nominali. Invece chi comprasse un ETF potrebbe spendere anche meno di 200 euro. Questo vantaggio tra l’altro permette di creare una strategia PAC, ovvero un piano di accumulo, acquistando quote di ETF mensilmente. Questa strategia con un singolo BTP diventa abbastanza complicata proprio per il valore dell’investimento minimo.

Gli svantaggi di puntare sugli ETF obbligazionari

Naturalmente ci sono anche gli aspetti negativi. Il principale è che un ETF in genere non distribuisce le cedole anche se alcuni lo prevedono. Gli ETF che distribuiscono le cedole, però, non usufruiscono dell’imposizione agevolata riservata ai titoli di Stato. Invece i BTP hanno un flusso cedolare semestrale che viene tassato con una aliquota favorevole che è al 12,5%.

Chi volesse acquistare direttamente sul mercato i Buoni del Tesoro poliennali, potrebbe utilizzare una particolare strategia di diversificazione. Questa modalità di investimento prevede di distribuire il capitale su più titoli di Stato con una differente scadenza residua. Questa distribuzione permette di diversificare più efficacemente il rischio.

Approfondimento

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