Chi è in pensione deve investire in azioni, obbligazioni o immobili?

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A ogni età dovrebbe corrispondere un’asset allocation e un modo di investire. Purtroppo, e specialmente in Italia, come riportato dai principali istituti di indagine, manca educazione finanziaria, e spesso si fa il contrario di quello che l’esperienza storica e le probabilità danno a favore.

Un fatto esemplare è la liquidità (dato del giugno 2021) che giace sui conti correnti italiani, che sfiora quasi il Prodotto Interno Lordo.

Spesso, i soldi sono nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.

Molti investono in Borsa, quando i mercati sono quasi in bolla, mentre durante i ribassi semmai scappano, oppure non investono perché preda della paura.

Di recente, durante il crollo dei mercati del 2020 dovuto al Covid, durante il lockdown, gli italiani hanno accumulato grandi quantità di liquidità sui conti correnti.

A ogni età si dovrebbe essere un tipo di investitore, ma nei prossimi paragrafi ci chiederemo se chi è in pensione deve investire in azioni, obbligazioni o immobili.

Le varie fasi della vita e le decisioni di investimento

Solitamente si entra nel mondo del lavoro fra i 25 e i 30 anni. Il primo investimento che si tende a fare è l’acquisto della prima casa con mutuo. In questo lasso temporale si dovrebbe investire in un fondo pensione integrativo e accumulare i risparmi in Borsa di lungo termine, almeno per i successivi 30/35 anni. Ovvero fino ai 60/65 anni di età.

Almeno il 30/40% (se possibile anche di più) andrebbe investito di lungo termine, il 10% in strumenti di liquidità (titoli di Stato di breve termine, fondi correnti), ed il restante 50% per le esigenze della vita quotidiana (spesa alimentare, vestiario, divertimenti, figli, scuola, viaggi, ecc.). Il conto corrente dovrebbe essere uno strumento di parcheggio temporaneo. In questo periodo, si potrebbero comprare immobili con mutui finanziati da contratti di locazione. In questo modo, dopo 20/30 anni, l’immobile sarebbe aumentato di valore, e quasi tutto il mutuo sarebbe stato pagato dai canoni.

Inoltre, sarebbe consigliabile coprire i vari rischi personali da infortuni e responsabilità civile, e quelli immobiliari da incendi, furti, ecc.

Chi è in pensione deve investire in azioni, obbligazioni o immobili?

Arrivati ai 60/65 anni di età, la quota dell’investimento azionario dovrebbe essere ridotta al lumicino. In quel momento gli investimenti fatti negli ultimi 30/35 anni avrebbero dovuto fruttare molto. L’indice azionario mondiale sale di media nel lungo termine dell’11% all’anno, ma chi compra poco alla volta e nei periodi di ribasso incrementa la sua esposizione, potrebbe guadagnare anche molto di più.

La durata media della vita si è allungata

Secondo una recente indagine la vita media dell’uomo è di circa 80 anni, quella delle donne arriva anche a 85 anni.

Come investire fra i 60/65 anni fino a 80/85 anni?

La maggior parte degli assets dovrebbe essere in titoli di Stato con cedola e in immobili affittati. Questo per integrare il reddito proveniente dalla pensione. Inoltre si dovrebbero incassare anche i proventi mensili del fondo pensione stipulato fra i 25 e 30 anni di età.

Utopia? Dovrebbe essere così, ma molti fanno il contrario.

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