Quali sono i pensionamenti anticipati per i docenti di scuola primaria?

insegnanti

Quello dell’insegnante è sicuramente un lavoro che nel corso del tempo logora. Soprattutto se si ha a che fare con bambini molto piccoli. E proprio per questo motivo gli insegnanti della scuola dell’infanzia rientrano a pieno diritto nella categoria dei lavoratori gravosi. E possono accedere sia alla pensione con l’APE sociale che a quella con la Quota 41 se rientrano anche nei lavoratori precoci. Inoltre possono accedere alla pensione di vecchiaia con 5 mesi di anticipo.

Per i lavoratori gravosi, infatti, l’ultimo adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita ISTAT non ha avuto effetto. E possono, quindi, accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi in presenza di almeno 30 anni di contributi versati. Ma quali sono i pensionamenti anticipati cui possono ambire gli insegnanti della scuola primaria?

I docenti della scuola elementare

L’ultima Legge di Bilancio ha introdotto delle nuove categorie di lavoratori gravosi. Tra questi rientrano, a titolo di esempio, i docenti della scuola primaria, professionisti sanitari e sociali, artigiani, agricoltori, magazzinieri e operai in serie. Ma le nuove categorie sono moltissime e vale la pena leggere l’elenco completo delle categorie ammesse.

In questo articolo, però, ci focalizzeremo su quelle che sono le possibilità di pensionamento anticipato per i docenti della scuola primaria. La novità, infatti, non equipara i nuovi gravosi alle professioni previste dalla Legge di Stabilità 2018. Questi ultimi, infatti, come detto in apertura, hanno diritto a diversi benefici previdenziali.

Gli insegnanti della scuola primaria, come tutti i nuovi gravosi, invece, hanno possibilità di accesso alla sola pensione con APE sociale. Sono, invece, esclusi dalla Quota 41.

Quali sono i pensionamenti anticipati per gli insegnanti?

Ad eccezione della pensione con APE sociale, quindi, i docenti della scuola primaria possono accedere alla Quota 41 solo nel caso che siano precoci e:

  • invalidi con almeno il 74% di certificazione;
  • caregiver da almeno 6 mesi di un familiare convivente con Legge 104, articolo 3, comma 3.

Inoltre, hanno diritto di accesso alle pensioni cui ha diritto la generalità dei lavoratori. Come ad esempio la misura ordinaria anticipata che richiede 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. O, ancora, alla pensione anticipata contributiva a 64 anni con 20 anni di contributi. E naturalmente all’Opzione donna al raggiungimento dei requisiti richiesti.

Non possono accedere, invece, alla Quota 97,6 perché la misura è rivolta ai soli lavoratori usuranti individuati dal D. lgs. 67 del 2011.

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