Cervello e neuroni stanno andando in corto circuito in chi nota questo cambiamento nel corpo

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La modifica di alcune abitudini, in particolare alla luce dei drastici cambiamenti avvenuti in epoca di pandemia, potrebbe essere indicativa di alcuni stati mentali patologici. È il caso ad esempio dell’aumento dei disturbi d’ansia e depressivi che potrebbero associarsi ad alcuni cambiamenti sottili ma particolarmente significativi per la salute mentale. Un recente studio guidato dalla Iowa State University ha evidenziato un’interessante associazione tra stile di vita e possibile effetto sulla salute mentale. Cervello e neuroni stanno andando in corto circuito in chi nota questo cambiamento nel corpo e di seguito vediamo di cosa si tratta.

Le possibili cause di un’alterazione

Sono molte le condizioni che possono alterare il funzionamento di alcune aree cerebrali ed avere delle ricadute sulla vita della persona. In alcuni casi si tratta di decadimento neuronale e perdita di funzioni cognitive come abbiamo spiegato nell’articolo: “Il cervello sta rallentando e perde colpi in chi sbaglia a legge queste comuni parole”. Condizioni come il deterioramento neuronale si possono registrare non solo attraverso la perdita di memoria. A volte sono alcuni movimenti del corpo a rappresentare il campanello d’allarme della demenza. Tuttavia, le alterazioni non interessano solo un processo di invecchiamento, ma possono essere espressione di altre e differenti condizioni cliniche. È il caso ad esempio dei disturbi dell’umore o di quelli legati all’ansia.

Cervello e neuroni stanno andando in corto circuito in chi nota questo cambiamento nel corpo

Un recente studio scientifico ha indagato alcuni effetti che i cambiamenti dello stile di vita, conseguenti alla recente pandemia, hanno avuto sulla popolazione. Grazie alla raccolta dati avvenuta su ampio campione di partecipanti, gli scienziati hanno potuto raccogliere informazioni estremamente interessanti. I ricercatori hanno verificato in che maniera i cambiamenti dinamici nell’attività fisica, dovuti alle diverse restrizioni per contrastare il contagio, abbiano impattato sulla salute mentale. I ricercatori hanno condotto diversi studi per verificare quanto una vita prevalentemente sedentaria possa influire sulla salute mentale degli individui.

Nella prima fase delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid 19, molti partecipanti riferivano un aumento dei sentimenti di ansia, depressione e solitudine. In un successivo monitoraggio, i soggetti hanno mostrato un adattamento e un miglioramento nel periodo di otto settimane. Tuttavia, le persone per le quali i tempi di seduta sono rimasti alti, riferivano un aumento dei sintomi ascrivibili alle già citate ansia, depressione e solitudine. Da questi dati, i ricercatori hanno sottolineato che è possibile trovare un’associazione tra la sedentarietà e la salute mentale. Ciò è estremamente differente dall’affermare che lo stare seduti provochi la depressione, sottolineano.

È possibile che, in generale, una vita particolarmente sedentaria abbia degli effetti sul benessere mentale che è utile indagare in maniera più approfondita nel tempo. Non è un caso che diversi studi abbiano evidenziato come uno stile di vita attivo faccia bene a corpo e mente. I dati raccolti, dunque, offrono un interessante spunto di riflessione sulle abitudini che ciascuno potrebbe adottare nella propria vita quotidiana.

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