Il cervello sta rallentando e perde colpi in chi sbaglia a leggere queste comuni parole

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Il cervello è una degli organi più affascinanti e complessi del corpo umano che ancora oggi suscita l’interesse della scienza. Sono moltissimi gli aspetti di tale straordinaria struttura che ancora non si conoscono e spingono gli scienziati ad effettuare nuove e stimolanti ricerche.

Un aspetto che sicuramente merita particolare attenzione è il processo di invecchiamento o deterioramento di quest’organo e le tracce individuabili di tale regressione. In ambito neuropsicologico esistono diversi strumenti che consentono la valutazione di alcune funzioni cerebrali come l’attenzione, la memoria e le capacità cognitive. Il modo o i tempi in cui simili capacità si esprimono possono essere indicative di alcune condizioni cliniche particolari. Il cervello sta rallentando e perde colpi in chi sbaglia a leggere queste comuni parole e il modo per verificarlo è molto semplice.

Da cosa dipende il decadimento neuronale

Forse non tutti sanno che il decadimento neuronale può dipendere non solo dall’età, ma anche da fattori ambientali come stile di vita e alimentazione. A tal proposito, alcuni ricercatori hanno evidenziato quali sono i 5 peggiori cibi che danneggiano il cervello e lo mandano in tilt. Come una sorta di centrale operativa, il cervello svolge talmente tante funzioni che la perdita di alcune di esse potrebbe avere ricadute anche sulle altre. Un esempio molto interessante riguarda il sonno. Alcuni ricercatori della Northwestern University dell’Illinois hanno dimostrato che un adeguato riposo notturno aiuta ad eliminare alcune sostanze tossiche dell’organismo. Per queste numerose ragioni, è importante prendersi cura della propria mente e prestare attenzione quando si presentano alcuni deficit.

Il cervello sta rallentando e perde colpi in chi sbaglia a leggere queste comuni parole

Uno strumento spesso utilizzato per valutare alcune funzioni dell’attenzione, come tempi di reazione, controllo inibitorio ed errori nella risposta è il test di Stroop. Questo test prende il nome dallo studioso J. Ridley Stroop il quale scoprì un interessante fenomeno relativo alle capacità attentive. Nella sua versione classica il test prevede la somministrazione di alcuni stimoli di lettura ad alta voce. L’esaminatore presenta una serie di parole e chiede al soggetto di nominare ad alta voce il colore dell’inchiostro utilizzato per scrivere le parole.

La difficoltà in questo compito apparentemente semplice sta nel fatto che la parole presentate sono nomi di colori. Per cui ci si ritrova ad esempio la parola-stimolo “rosso” scritta in verde o “giallo” scritta in blu. Quello che il soggetto deve fare è indicare il colore dell’inchiostro e non leggere la parola. Tali stimoli creano è un conflitto a livello cerebrale, noto come effetto Stroop, che è molto utile per verificare le funzioni connesse all’attenzione. Tempi di reazione più lenti e difficoltà ad inibire lo stimolo distrattore sono tra le più frequenti cause di errore in questo compito. In ambito clinico, questo test prevede diverse versioni. Esso si utilizza principalmente per valutare lesioni cerebrali, demenze, malattie neurodegenerative, deficit dell’attenzione e altri disturbi. Alcune versioni sono presenti anche in app o videogiochi che stimolano il cervello a tenersi in allenamento.

Approfondimento

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