Cervello e memoria potrebbero andare in frantumi ignorando questi sintomi della demenza

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Quando si parla di salute mentale il tema è sempre estremamente delicato, specialmente consultando i dati in merito. Questi evidenziano che circa un milione di italiani sia interessato da demenza, con circa 600.000 soggetti affetti da Alzheimer.

A tal proposito, il comparto medico si batte a gran voce per far sì che la prevenzione diventi una sana abitudine per intercettare anticipatamente questi fenomeni. Oltre dunque ad uno stile di vita sano e moderato, sarebbe opportuno monitorare il proprio stato di salute con regolarità.

Da esami clinici, ad esempio, potremmo scoprire che non la memoria traballante ma questa spia potrebbe annunciare l’Alzheimer già con 20 anni di anticipo.

Nel corso dell’articolo, invece, ci focalizzeremo sull’individuazione di alcuni sintomi secondari evidenziati dall’Istituto Superiore di Sanità.

Cervello e memoria potrebbero andare in frantumi ignorando questi sintomi della demenza.

La demenza è una sindrome che interferisce con le capacità cognitive al punto tale da compromettere le usuali attività quotidiane. I sintomi primari della demenza verrebbero categorizzati come “cognitivi”, ossia quelli che esprimono la diretta conseguenza del declino cognitivo.

Questi potrebbero essere individuati in deficit della memoria, disturbi del linguaggio, compromissione delle attività motorie e agnosia, ovvero difficoltà a riconoscere oggetti.

Sono invece chiamati BPDS quelli categorizzati come sintomi secondari, cioè quelli che abbraccerebbero la sfera della percezione, umore e comportamento. La presenza di questi sintomi sarebbe stata riscontrata dal 25% al 90% nei pazienti affetti da demenza.

Sarebbero individuabili come BPDS gli stati frequenti di ansia, alterazioni del sonno, vagabondaggio e disorientamento. Sarebbero da aggiungere poi disturbi della personalità come indifferenza, eccessiva irritabilità e disinibizione, insieme ad atteggiamenti come aggressività verbale o fisica e stati di costante agitazione. Cervello e memoria potrebbero andare in frantumi ignorando questi sintomi della demenza.

I segnali più precoci

Generalmente, i sintomi che comparirebbero per primi sarebbero quelli relativi alla sfera affettiva. Questi comprenderebbero dunque stati di ansia, preoccupazione e tristezza.

Sembrerebbero invece manifestarsi in fase più avanzata sintomi legati a disturbi comportamentali (deliri, agitazione e confusione nel riconoscimento).

Tuttavia, in alcuni casi i BPDS potrebbero non essere necessariamente collegati alla gravità dello stato di avanzamento della malattia.

Questo è il caso della demenza vascolare (VaD) nella quale la complessità della demenza non sembrerebbe incidere sui BPDS.

In altri casi, come demenza a corpi di Lewy (LBD) e Alzheimer, i sintomi secondari tenderebbero ad aumentare con l’aggravarsi della situazione.

Tuttavia, senza creare allarmismo, sintomi come quelli appena descritti potrebbero dipendere da situazioni transitorie come lo stress fisico. Per qualsiasi tipo di perplessità è sempre opportuno fare riferimento al parere di un esperto.

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