Caccia alle vecchie 500 Lire che valgono una fortuna

monete

Chi ha la passione dei mercatini dell’antiquariato sa sicuramente come navigare tra le incredibili occasioni per fare fortuna. Abbiamo scritto più volte del valore decuplicato di alcuni euro coniati in maniera errata e divenuti, poi, merce preziosa. La tradizione numismatica italiana si è infatti arricchita, negli anni, di alcune monete divenute famose non per la loro bellezza, ma per l’errore del nostro conio. Oggi la nostra Redazione punta l’indice sulla caccia alle vecchie 500 Lire che valgono una fortuna, ma non sono impossibili da trovare.

Le tra caravelle

Le 500 Lire di cui parliamo sono quelle in argento, conosciute anche come la moneta “caravella”, dal disegno del fronte, che raffigura tre caravelle. Sono monete molto comuni, nonostante abbiano quasi 70 anni, perché la tiratura fu consistente.  I banchi dei mercatini ne abbondano e molti di noi ne hanno ricevute in eredità dai nostri nonni. C’è però un piccolo particolare che ne contraddistingue una parte e ne rende molto preziose alcune di loro.

La versione nel 1957

Nel 1957 la nostra Zecca di Stato coniò una versione limitata di questa moneta, destinata esclusivamente agli Onorevoli e ai Senatori della Repubblica Italiana. Di per sé il valore avrebbe già potuto essere alto per il fatto della tiratura a numero limitato. Per evidenziarla e distinguerla dalle altre monete dello stesso valore e dello stesso tipo, riportava la scritta “PROVA” sotto la caravella di sinistra e vicino alla L di Lire. E fin qui nulla di strano. L’erroraccio, che poi si è trasformato in manna dal cielo, si riferisce all’immagine delle vele, che in questa serie risultarono in direzione opposta al vento. Un particolare noto ai numismatici, agli appassionati e agli intenditori, ma non a tutti i commercianti amatori dei mercatini.

Il loro valore

È proprio il caso di dire che si apra la caccia alle vecchie 500 Lire che valgono una fortuna, come specifichiamo qui di seguito:

a) 2.000/2.500 euro in caso di condizione modeste;

b) 5.000/6.000 in caso di buone condizioni;

c) 12.000   nel caso di monete perfette a fior di conio, conservate intatte.

Purtroppo, o per fortuna l’errore venne scoperto abbastanza presto e la coniatura interrotta. Dal 1958 al 1982 si trovano le serie successive, tutte senza errori e dal valore assai limitato.

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