Attenzione perché 4 provvedimenti del Governo Meloni stravolgeranno il destino di famiglie e imprese

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Le pensioni, la tassa piatta e la pace fiscale per chi ha debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Ma anche la revisione del sostegno al reddito delle famiglie. Sono questi, oltre al caro energia, i temi centrali su cui la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra per mettere a punto la Legge di Stabilità.

In particolare, sulla pensioni c’è da scongiurare il ritorno in versione integrale della Legge Fornero. Ed al riguardo il leader della Lega Matteo Salvini ha le idee molto chiare. In quanto punta proprio a neutralizzare la riforma che è stata varata ai tempi del Governo Monti.

Attenzione perché 4 provvedimenti del Governo potrebbero presto andare in porto

Nel dettaglio, il numero uno del Carroccio continua a fare pressing sull’avvio della Quota 41 già dal 2023. Ma anche l’innalzamento del limite dei ricavi e dei compensi per rientrare nel regime fiscale agevolato rappresentato dalla flat tax.

Nonché la pace fiscale con una nuova finestra di rottamazione delle cartelle esattoriali. E la revisione del reddito di cittadinanza. Al fine di concedere al regime il beneficio economico solo ed esclusivamente a chi davvero non può lavorare.

Quindi, attenzione perché 4 provvedimenti del Governo italiano presto potrebbero andare in porto. Permettendo così di andare in pensione con 41 anni di contributi. E con un temporaneo vincolo di età nel 2023 che potrebbe essere fissato a 61 oppure a 62 anni. Ed in tal caso l’attuale Quota 102 sarebbe rivista o comunque sarebbe introdotta una Quota 103 con un vincolo di età un po’ più basso.

Quali modifiche alla flat tax ed al reddito di cittadinanza per le Partite IVA e per le famiglie in difficoltà

Per quel che riguarda inoltre la flat tax, il Governo italiano intende innalzare da subito l’attuale limite di ricavi o di compensi fissato a 65.000 euro. Potrebbe essere innalzato nel breve, e quindi dal 2023, a 85.000 euro. Per poi portarlo a regime a 100.000 euro. In modo tale da ampliare sensibilmente la platea dei potenziali beneficiari. Dai lavoratori autonomi ai piccoli imprenditori, passando per i liberi professionisti titolari di Partita IVA.

In merito al reddito di cittadinanza, invece, è chiaro che attualmente ci sono centinaia di migliaia di famiglie beneficiare con il fiato sospeso. E con la stretta sull’RdC che dovrebbe prevedere la sospensione del sussidio dopo 18 mesi. A carico di chi può lavorare. Ma si fa largo pure l’idea di togliere il reddito di cittadinanza già dopo aver rifiutato la prima offerta di lavoro congrua rispetto alle due attuali.

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