A questi risparmiatori in titoli di Stato arrivano domani sul conto i soldi degli interessi degli ultimi 6 mesi

soldi

Tra le forme di risparmio più gradite dal risparmiatore troviamo i buoni postali e i titoli di Stato. Entrambi gli strumenti godono della garanzia dello Stato, una tassazione agevolata al 12,50% e sono prodotti esenti da imposta di successione.

Sui buoni il risparmiatore ha sempre diritto al capitale iniziale, anche prima della scadenza. Sulle obbligazioni il rimborso a 100 è sicuro solo al termine della vita dello strumento. Prima di quella data i titoli fluttuano sul mercato, e i prezzi a volte creano interessanti opportunità d’investimento anche sul medio termine.

I principali BTP che staccano la cedola il 15 maggio 2022

Domani sarà una giornata di stacco cedole per alcuni titoli di Stato (la prossima sarà il 15 novembre). In particolare, tra tanti bond in circolazione, a questi risparmiatori in titoli di Stato arrivano domani sul conto gli interessi dell’ultimo semestre:

  • BTP 1,85%, ISIN IT0005246340, emesso il 15/03/2017 e con scadenza al 15/05/2024. Venerdì il bond ha chiuso a 101,89, per cui il rendimento effettivo a scadenza lordo è dello 0,89%;
  • BTP 1,45%, ISIN IT0005282527, emesso il 15/09/2017 e con scadenza al 15/11/2024. L’ultimo prezzo è stato di 100,44, per cui il rendimento effettivo lordo sfiora l’1,27%;
  • BTP  1,45%, ISIN IT0005327306, emesso il 15/03/2018 e con scadenza al 15/05/2025. Venerdì il BTP ha chiuso a 100,01 centesimi;
  • BTP 2,50%, ISIN IT0005345183, emesso il 17/09/2018 e con scadenza al 15/05/2025. Al prezzo di 103,21 di venerdì, il rendimento effettivo netto annuo è dell’1,23%.

Ovviamente l’accredito sul proprio conto sarà visibile dal giorno successivo. Non si tratta di cedole nominali particolarmente ricche. In alcuni casi i prezzi di mercato sono molti prossimi a quelli di emissione, specie il bond con ISIN IT0005327306. Ciò è dovuto alla pioggia di vendite che ha caratterizzato il mercato nelle ultime settimane, che ha abbassato i prezzi e innalzato i rendimenti. Anzi in alcuni casi si sono create le premesse per guadagnare con certezza, a scadenza, anche fino al 20%.

A questi risparmiatori in titoli di Stato arrivano domani sul conto i soldi degli interessi degli ultimi 6 mesi

Chi dispone di liquidità in conto da investire si chiede se gli attuali rendimenti sui titoli di Stato possano ritenersi soddisfacenti. Non esistono risposte certe e univoche, fermo restando che quello che può valere potrebbe non esserlo più domani. Rispetto al biennio 2020-2021 i rendimenti sono più interessanti e dovuti a tutta una serie di motivi. Inflazione alle stelle, cambio di politica monetaria, guerra, dedito pubblico e, in proiezione futura, il clima pre-elettorale.

Al solito, una buona strategia passa per una sana diversificazione del portafoglio, che tradotto vuol dire che esistono “anche” i BTP. Infine, meglio prediligere i titoli con una buona cedola nominale e le brevi-medio durate residue. I titoli lunghi, infatti, sono molto più esposti alle dinamiche di mercato sul mercato secondario, con tutte le conseguenze del caso.

Approfondimento 

Il Future sul BTP in discesa del 15% dai massimi del 2021 ma non è ancora finita! Stare lontani da questa tempesta, non è ancora il momento di comprare

Consigliati per te