Ecco come guadagnare il 5%, il 10% o il 20% con i titoli di Stato e la garanzia di riavere indietro tutti i soldi alla fine

bond e obbligazioni

Chi lo ha detto che per avere guadagni a due cifre bisogna per forza investire in titoli azionari? In questa sede, infatti, ci occuperemo di un prodotto sicuro e tradizionale come i BTP. Oltre alle cedole, ecco come guadagnare il 5% o il 10% e il 20% con questi strumenti e coniugare al meglio rendimento e contenimento del rischio.

In quanti modi è possibile guadagnare con i titoli di Stato?

Molti risparmiatori considerano i titoli di Stato solo per il loro flusso cedolare. Tuttavia, questi prodotti di investimento garantiti dallo Stato permettono di guadagnare almeno in altre due direzioni.

Uno riguarda la speculazione sui prezzi, ossia quello di vendita rispetto a quello di acquisto. Per avere un’idea al riguardo, avevamo visto il caso del BTP che a febbraio, in soli 15 giorni, ha reso il 10,55% oltre a staccare la cedola.

Il secondo, invece, concerne la plusvalenza a scadenza conseguibile da un titolo acquistato a un prezzo inferiore a 100. Si pensi alla situazione attuale delle 4 emissioni dei BTP Futura, tutti sotto 100 e con rendimenti a scadenza anche a doppia cifra. Tuttavia, va precisato che in questo caso bisogna attendere il recupero di quota 100, il prezzo di emissione. Questo prezzo lo si ha con certezza a scadenza, mentre prima di questa data tutto dipende dalle quotazioni di mercato del titolo.

Rendimento lordo, rendimento netto e rendimento reale

Inoltre è bene chiarire che con l’attuale inflazione i rendimenti sul tasso fisso spesso consentono solo di ridurre le perdite. Vediamolo meglio con un esempio numerico.

Supponiamo di aver investito per tutto il 2022 su un BTP con cedola lorda annua al 2%. Inoltre ipotizziamo un’inflazione media annua al 4%. In simili scenari, il rendimento lordo, netto e reale sarebbero pari al 2%, l’1,75% e il -2,25% circa.

Detta diversamente, questo investimento consentirebbe solo di ridurre al 2,25% la perdita reale. Nominalmente, invece, si avrebbe l’illusione di un guadagno. Infatti i rendimenti lordi e netti presentano comunque il segno più.

Ecco come guadagnare il 5% o il 10% e il 20% con i titoli di Stato e la garanzia di riavere indietro tutti i soldi alla fine

L’attuale fase di vendita dei titoli di Stato sul mercato secondario ha portato alcuni BTP a scambiare sotto 100, il valore di emissione. Quindi un ipotetico investimento su questi bond, portato a scadenza, garantisce due risultati:

  • l’incasso di un flusso cedolare, pari alla cedola netta;
  • una plusvalenza finale pari alla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso finale, 100 appunto.

Facciamo alcuni esempi concreti per comprendere meglio.

Ai prezzi di chiusura di ieri, 94,58, il bond ISIN IT0005445306 offre un extra rendimento finale del 5,82%. Inoltre, fino a scadenza (luglio 2028) il titolo paga una cedola annua lorda dello 0,50%.

Il BTP con codice ISIN IT0005449969 offre invece una cedola lorda dello 0,95% (scade a dicembre 2031) e una plusvalenza finale del 9,48%. Ieri il bond ha chiuso le contrattazioni a 91,34 centesimi.

Infine prendiamo il caso BTP 0,95% (ISIN IT0005433195), scadenza marzo 2037. Al prezzo di chiusura di ieri, 84,59 centesimi, la plusvalenza lorda finale sarebbe pari al 18,22%, oltre al flusso cedolare.

Infine un’altra precisazione. L’acquisto di un bond sotto 100, per esempio a 90, non esclude la possibilità per quei prezzi di continuare a scendere, ad esempio ad 80. Il ritorno a 100 può avvenire durante la fase di maturazione del bond mentre è certo solo a scadenza. A quella data, infatti, lo Stato assicura il 100% del valore di emissione, salvo default.

Approfondimento

Ecco come guadagnare volte più del buono ordinario investendo 10.000 euro su questo BTP a 2 anni.

Consigliati per te