3 domande da fare assolutamente quando compriamo casa per risparmiare soldi e fregature + 1 bonus

3 domande da fare assolutamente quando compriamo casa

A tutti prima o poi potrebbe capitare di acquistare una casa. Meglio ricordarsi di prendere alcune semplici ma importanti precauzioni per evitare di incappare in situazioni molto spiacevoli.

Non basta guardare porte e finestre per comprendere il reale stato di un immobile. E soprattutto non è sufficiente per conoscere le questioni legali che potrebbero rimanere taciute, spesso nella totale inconsapevolezza persino dell’intermediario immobiliare. Così ecco 3 domande da fare assolutamente quando compriamo casa per risparmiare evitando di investire soldi e tempo in questioni controproducente.

Chiedere è lecito, e talvolta doveroso

Ma prima di parlare delle cautele, ricordiamo una buona notizia: le spese di intermediazione mobiliare sono detraibili. Uno sconto di qualche centinaio di euro, che è decisamente cosa gradita e che è legittimato da una di quelle detrazioni quasi sconosciute nel nostro ordinamento. Si tratta infatti di uno sconto sulle tasse del 19% su un importo fino a 1.000 €.
Ebbene, alcuni vizi potrebbero rendere un’angoscia il nostro interesse o acquisto. La prima e più concreta ipotesi è l’esistenza di debiti condominiali da parte del vecchio proprietario. Non solo riguardanti le quote annuali di spettanza, ma anche per lavori previsti o in corso d’opera, come per la definizione della fattibilità del progetto del bonus 110 che in molti stanno effettuando.

Come risolvere?

Possiamo scegliere di definire la questione preventivamente con l’amministratore di condominio, richiedendo uno stato delle pendenze oppure delle liti intraprese. Anche perché, una volta proceduto all’acquisto, diventeremmo responsabili in solido. L’amministrazione chiederà verosimilmente a noi le pendenze, e poi spetterà a noi rifarci sul vecchio proprietario.
C’è poi un’altra situazione potenzialmente angosciante, e da cui è sempre saggio guardarsi: la possibile revoca della donazione. Questo caso avviene quando il venditore ha ricevuto la donazione della casa. Apparentemente sembra tutto molto semplice. Ma per una pluralità di ragioni la legalità di quella donazione potrebbe risultare inficiata da un fatto successivo, quale un’azione revocatoria. Difficile concretamente richiedere di trasferire la disponibilità al donante, per poi acquistare da quest’ultima persona. L’alternativa è fare un’ assicurazione che copra i rischio.
Non dimentichiamo peraltro che una situazione sostanzialmente analoga potrebbe avvenire anche in caso di immobile ricevuto in eredità. In pratica l’erede venditore potrebbe subire azioni da parte di altri parenti che vantano diritti incompatibili sull’immobile. Si tratta di una situazione scomoda, che potrebbe essere superata con il riconoscimento degli altri aventi diritto sulla legittimità dell’ alienazione dell’immobile.

3 domande da fare assolutamente quando compriamo casa per risparmiare evitando di investire soldi e tempo

Sulla conformità catastale un intermediario affidabile avrà già verificato la situazione dell’immobile, potremmo invece dimenticarci di considerare la questione della dichiarazione di conformità degli impianti. Pochi sanno che, in caso di dimenticanza o di smarrimento, è sempre possibile farne richiesta all’apposito ufficio per l’edilizia comunale. A proposito degli impianti, è sempre più evidente l’importanza di ricercare informazioni accurate sulla classe energetica dell’immobile. Da questa scelta possono variare, nel lungo termine, costi da migliaia di euro. In caso di scarsa efficienza a rimetterci saremo noi, ed il prezzo dell’immobile potrebbe variare per questo. Ci toccherà allora pensare alla nuova trovata sempre più diffusa per mantenere isolata climaticamente casa nostra e risparmiare sulle bollette.

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