Una vecchia truffa WhatsApp torna ancor più pericolosa di prima, ecco come difendersi 

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Era il 2017 quando su una delle applicazioni di messaggistica più note al mondo, girava una truffa ben congegnata che prosciugava il conto della vittima. Si trattava di un semplice messaggio. Il testo si riferiva ad alcune nuove emoticons che WhatsApp offriva ai propri utenti. Bastava cliccare sul link per ottenerle, così da avere la propria testiera al passo con i tempi. Ovviamente, dietro il messaggio si nascondeva una frode accuratamente studiata. E ora una vecchia truffa WhatsApp torna ancor più pericolosa di prima, ecco come difendersi.

Una vecchia truffa WhatsApp torna ancor più pericolosa di prima, ecco come difendersi

Dunque, il messaggio in questione è molto semplice, e riguarda delle emoticon animate che si possono utilizzare sulle chat con i nostri contatti. Ma se nel 2017 non esistevano ancora le emoticon animate, e quindi era più facile riconoscere la frode, ora che sono più usate che mai, la truffa sembra davvero realistica. E per questo motivo è più pericolosa di prima. Infatti, riceveremo un link da un numero o, peggio, da uno dei nostri contatti che ha ricevuto la truffa a sua volta e saremo tentati di aprire il sito e vedere cosa ci può offrire. Ma, conoscendo ora le modalità della truffa, sappiamo che si tratterebbe di un grave errore. Il link porterebbe sul nostro telefono dei servizi a pagamento che prosciugherebbero il nostro credito in un attimo.

Ecco come possiamo difenderci

Il passaggio più importante da attuare è quello di non cliccare in alcun modo sul link che ci verrà inviato tramite WhatsApp. Infatti, aprendo il sito, i virus si impossesseranno del telefono. L’unica cosa da fare, quindi, è riconoscere la truffa e cancellare immediatamente la chat. Se il messaggio arriva da un nostro conoscente o da un contatto presente nella nostra rubrica, dobbiamo cancellare quel messaggio e avvisare chi ce lo ha inviato che si tratta di una truffa. Inoltre, per essere certi che il virus non sia entrato nel telefono, ci converrà chiamare il nostro gestore telefonico, chiedendo se sul nostro conto ci sono dei servizi a pagamento attivati.

 

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