Un titolo azionario che ha perso forza relativa rispetto al Ftse Mib

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L’ultima volta che ci siamo occupati del titolo SECO, era circa un mese fa, ed era stato indicato come il migliore dell’ultimo mese sul Ftse Mib. Dopo un altro mese le condizioni sono completamente cambiate. Siamo, quindi, in presenza di un titolo azionario che ha perso forza relativa rispetto al Ftse Mib. Basti pensare che in questo arco temporale le azioni SECO sono salite del 4,6%, mentre l’indice italiano del 12,1%. In ogni caso ha fatto meglio del suo principale competitor Eurotech.

Eppure i dati relativi ai primi nove mesi del 2022 sono stati buoni, ma come sempre accade si applica il famoso detto di Borsa “Buy the rumors, sell the news”.

Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi sono stati 144,76 milioni di euro, in crescita del 116% rispetto ai 66,92 milioni di euro ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto adjusted è salito da 7,2 milioni di euro a 15 milioni di euro, in crescita del 109%. A salire, invece, è stato l’indebitamento netto passato da 97,5 milioni di euro a 121,6 milioni di euro. In questo caso, però, il dato è solo apparentemente negativo. Il rialzo, infatti, è da attribuire a un aumento delle scorte di magazzino, volto a sostenere la continua crescita del business e a massimizzare la quantità di componentistica.

Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio calcolato partendo dalle raccomandazioni degli analisti esprime una sottovalutazione del 55% circa.

Un titolo azionario che ha perso forza relativa rispetto al Ftse Mib: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo SECO (MIL:IOT) ha chiuso la giornata di contrattazione del 22 novembre a 5,99 euro, in rialzo dello 0,93% rispetto alla seduta precedente.

La proiezione in corso è ribassista, ma sta trovando un buon supporto in area 5,81 euro (I obiettivo di prezzo). La mancata tenuta di questo livello potrebbe aprire le porta a un’accelerazione ribassista il cui obiettivo più probabile passa per area 5,14 euro. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 4,47 euro (III obiettivo di prezzo).

I rialzisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 6,224 euro.

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