Trading sul petrolio: l’OPEC prolunga i tagli alla produzione

L'OPEC prolunga i tagli della produzione

Le quotazioni del petrolio dopo il forte rally dello scorso anno, culminato nel secondo trimestre, hanno raggiunto valori molto vicini alla media dell’ultimo lustro: complici il termine della fase emergenziale innescata dalla crisi energetica e il blocco del sistema produttivo cinese dovuto ad una serie di lockdown, l’oro nero hanno riassorbito gli eccessi rialzisti, per stabilizzarsi in una fascia di prezzo compresa tra 60 e 80 dollari al barile.

Com’è ben noto, la dinamica dei corsi delle materie prime ha contribuito ad aggravare il problema inflazione e la sua inversione è stata accolta con sollievo dal mondo economico-finanziario; tuttavia al momento gli analisti seguono con grande interesse l’evoluzione del WTI per altre ragioni: la domanda della commodity, infatti, è uno degli indicatori più affidabili per rilevare lo stato di salute del ciclo economico e una sua contrazione potrebbe essere il riflesso di uno slowdown a livello globale che in tanti, fra gli addetti ai lavori, danno per imminente.

Domanda di petrolio e stato di salute dell’economia

Un altro elemento di incertezza, quindi, che va ad aggiungersi alla poca chiarezza sulla conclusione delle politiche restrittive sui tassi attuate dalla Banche Centrali come contromisura all’iperinflazione. Una recessione in questo particolare momento storico sarebbe anche d’aiuto nell’accelerare il processo di disinflazione con un soft landing controllato dalle autorità monetarie, ma in caso di hard landing potrebbe delinearsi addirittura una stagflazione.

A tal proposito, su mercati24.com, hub di formazione e di divulgazione nel campo degli investimenti, è consultabile un interessante approfondimento in cui vengono analizzati gli scenari appena introdotti e le eventuali conseguenze sull’economia reale e sul mondo finanziario. Secondo gli esperti del portale, sebbene allo stato attuale sia improponibile azzardare ipotesi sull’intensità di una recessione, mettendo insieme le tessere del puzzle, si può avere la ragionevole certezza che, a prescindere dai dati macro in flessione, ci sia stia preparando ad una contrazione economica; e in tal senso un segnale da non sottovalutare arriverebbe proprio dal fronte petrolio.

OPEC: nuovo target di produzione giornaliera di greggio

Durante il primo fine settimana di giugno è andata in scena la riunione dell’OPEC, in cui i paesi membri avrebbero dovuto prendere importanti decisioni inerenti la produzione di petrolio; e nel corso del meeting si è stabilito di estendere i tagli per tutta la durata del 2024. Il nuovo target di produzione pertanto sarà di 40,46 milioni di barili al giorno, un obiettivo a cui si aggiunge il taglio volontario di 500000 barili di greggio giornalieri decretato dall’Arabia Saudita. Nelle intenzioni dell’OPEC vi è la volontà di stabilizzare il mercato dell’oro nero, riducendo la sua offerta in prospettiva di una contrazione della domanda: è lo stesso principio -creare un effetto rarità- adottato dopo lo scoppio della crisi pandemica, allorquando i prezzi del WTI collassarono per una cristallizzazione della richiesta della materia prima dovuta ai lockdown.

All’indomani della riunione le quotazioni del petrolio hanno aperto con un buon rialzo, ma l’effervescenza iniziale è andata via via scemando, probabilmente perché vi è necessità di valutare se il taglio sarà in grado di controbilanciare gli effetti di una minor domanda; ad ogni modo i paesi OPEC hanno concordato di tornare a riunirsi ogni sei mesi, una tempistica che consente di attuare ulteriori aggiustamenti in caso di bisogno.

Opportunità di investimento sul petrolio

Naturalmente, come si evince anche dall’analisi elaborata dagli esperti di mercati24.com, l’impatto di una recessione sui prezzi del WTI e le contromisure messe in campo per stabilizzarne i corsi, dovrebbero favorire il concretizzarsi di interessanti opportunità di investimento sul sottostante, quindi i risparmiatori, interessati a cogliere qualche occasione in tal senso, farebbero bene a individuare lo strumento finanziario più adatto alle proprie esignze e definire, successivamente, una strategia ben codificata per iniziare ad operare.

Sul portale mercati24.com, nella fattispecie, sono liberamente consultabili guide e tutorial che illustrano tutte le soluzioni per effettuare compravendite sul petrolio, mettendo in evidenza per ciascuna opzione gli aspetti positivi e gli aspetti negativi. È risaputo che lo strumento finanziario di riferimento per la negoziazione di questa materia prima sia il future Nymex, ma è bene sottolineare che per via dell’effetto contango -per le posizioni al rialzo- il tipo di operatività è indicato per profili esperti, peraltro adeguatamente capitalizzati.

Petrolio: soluzioni di investimento sui mercati regolamentati

Per beneficiare delle performance realizzate dal WTI, si può banalmente acquistare un titolo azionario di una società che abbia un core business focalizzato sul settore energia; tuttavia, per evitare il rischio di concentrazione fruendo comunque di un mercato regolamentato, si può far ricorso ad altri strumenti che replicano l’andamento del sottostante e non richiedono l’impiego di somme di denaro rilevanti.

I Certificati e gli ETC exchange traded commodities– sono prodotti particolarmente apprezzati, in quanto non solo consentono di reiterare le quotazioni del petrolio, ma sono anche disponibili nella versione short, per tutti quei risparmiatori interessati a speculare nel breve termine sui movimenti ribassisti della materia prima. Infine chi è alla ricerca di una maggiore diversificazione ha l’opportunità di acquistare quote di fondi settoriali che investono nel comparto energia.

Petrolio: investire attraverso i circuiti over the counter

Una soluzione operativa estremamente interessante, per trattare il petrolio, è individuabile nei servizi di intermediazione dei broker online: le società che utilizzano i circuiti over the counter, infatti, permettono di negoziare il sottostante attraverso un meccanismo di replica sintetica dei prezzi implementato dai Contratti per Differenza.

Tali derivati danno l’opportunità di usare la leva finanziaria e lo short selling, quindi risultano estremamente funzionali nell‘esecuzione di strategie di breve termine multidirezionali: come evidenziato dagli esperti di mercati24.com, pur trattandosi di un approccio particolarmente sofisticato, si può contare sul supporto di piattaforme di trading evolute che mettono gratuitamente a disposizione degli utenti tutti gli strumenti necessari per operare con una gestione ottimale del rischio.

 

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