Stanchezza, sonnolenza ma anche alito cattivo potrebbero essere la spia di questa condizione che attacca fegato e cervello

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Monitorare il proprio stato di salute risulta indispensabile per poter intercettare in tempo determinati disturbi. Un responsabile controllo, infatti, potrebbe aiutare a cogliere sul nascere patologie che in alcuni casi non danno avvisaglia del loro arrivo. I livelli di colesterolo e trigliceridi in eccesso, ad esempio, rientrano nella categoria di disturbi spesso asintomatici.

Altro fenomeno che non darebbe particolari campanelli d’allarme è, poi, il fegato grasso, o steatosi, che potrebbe manifestarsi già in fase avanzata. In altri casi, però, alcuni stati di salute potrebbero comparire con alcuni sintomi che potrebbero essere sottovalutati.

Stanchezza, sonnolenza ma anche alito cattivo potrebbero essere la spia di questa condizione che attacca fegato e cervello

È il caso, ad esempio, della continua stanchezza e sonnolenza che colpisce molte persone durante i periodi di cambio stagionale come la primavera.

Altro caso è quello di un alito pesante e sgradevole che potrebbe essere scambiato per un semplice problema di digestione. Tuttavia, non ci sarebbero solo gli alimenti sbagliati a contribuire a questo fenomeno, ma anche una particolare condizione che interessa il fegato danneggiando il cervello.

Lo stato di salute

Infatti, stanchezza, sonnolenza ma anche alito cattivo potrebbero essere riconducibili ad una particolare condizione definita encefalopatia epatica. Questa è una condizione che peggiora lo stato di salute del cervello a causa di un malfunzionamento del fegato.

Quando il fegato, infatti, non riesce più a smaltire le tossine, queste potrebbero accumularsi nel sangue intossicando il cervello.

Potenziali sintomi e cause

Tra le cause riconducibili all’encefalopatia epatica potrebbero esserci non solo un consumo eccessivo di alcol e alimenti grassi. Oltre a questi l’encefalopatia epatica potrebbe essere collegata a scarsa idratazione o eccessivo consumo di proteine, ma anche disfunzioni renali o l’utilizzo di farmaci.

Questa condizione, tuttavia, tende a manifestarsi nei soggetti che sono maggiormente afflitti da patologie epatiche.

Come detto, i sintomi potrebbero essere riconducibili ad un alito cattivo e stantio, ma anche ad annebbiamenti e confusione mentale. Inoltre anche i cambi d’umore repentini, un costante senso di stanchezza e difficoltà di concentrazione potrebbero lasciar intendere una cattiva salute del fegato che sta intossicando il cervello. Sintomi più gravi, invece, riguarderebbero movimenti anomali degli arti ma anche agitazione, fino alle crisi epilettiche e perdita di memoria.

Rimane importante precisare che in presenza di sintomi di questo tipo, più di una approssimativa auto analisi, sarebbe opportuno consultare un medico per fugare ogni dubbio.

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