Spopola questa farina che dicono la più antica al Mondo per pizze, torte e crêpes, adatta persino per chi ha problemi a digerire

farro

Come sapremo, mangiare cereali è parte inevitabile di una dieta. Le farine che derivano dalla macerazione dei cereali sono peraltro parte integrante di tantissime preparazioni. Di conseguenza, può risultare importante informarsi sulla qualità di farina più adatta alle nostre esigenze. Possono esistere anche grandi differenze tra cereali, sia per sapore che per consistenza. Si passa da quella di grano tenero, polverosa e quasi impalpabile, a quella di mais, di manitoba o di kamut.

Negli ultimi anni, però, abbiamo assistito alla riscoperta di alcune tipologie di cereali, come i cosiddetti grani antichi. Questi erano essenzialmente cereali utilizzati prima che la rivoluzione agricola privilegiasse alcune specie maggiormente adatte alle grandi coltivazioni.

Tra questi ce n’è uno che sta ritornando di tendenza. Quasi scomparso per la sua poca resa produttiva, il cosiddetto piccolo farro ha però un’alta digeribilità e molti nutrienti.

Varie proprietà che lo rendono ricercato

In pochi sanno che il farro si divide in almeno tra categorie. Tra queste, la tipologia cosiddetta monococco (volgarmente chiamato piccolo farro) non solo è la più antica, ma sarebbe per molti anche la più saporita. Così, utilizzarla come farina può rappresentare una piacevole scoperta culinaria. Recentemente spopola questa farina che dicono la più antica, così ecco alcuni impieghi.

Le origini del piccolo farro affondano in epoche ancestrali. Secondo gli esperti questo cereale alimenta l’uomo da circa il 7500 a.C., quando in Medioriente le prime civiltà se ne servivano per creare forme rudimentali di focacce e preparazioni. Tra le tre tipologie di farro, quella monococco conterrebbe la minore quantità di glutine. Inoltre, a differenza del frumento tenero, avrebbe un alto livello di potassio, così come di fibre. L’ideale, queste, per digerire.

Ma la grande qualità della farina di piccolo farro è la sua versatilità. Ha un retrogusto rustico che per molti è elettrizzante. Possiamo utilizzarla come base per ricette dolci ma anche salate. Dalle torte, alle pizze, fino alle crostate ed alle crêpes. Queste anzi ricorderanno una focaccia mediorientale ideale per preparazioni a base di legumi e vegetali. Ha però una scarsa azione levitante, motivo per il quale la farina di piccolo farro viene utilizzata raramente per fare il pane.

Spopola questa farina che dicono la più antica al Mondo per pizze, torte e crêpes, adatta persino per chi ha problemi a digerire

Per preparare delle deliziose crêpes da fornire agli ospiti come antipasto o merenda, versiamo in una ciotola 120 grammi di farina di piccolo farro. Aggiungiamo 3 uova, 250 ml di latte e 2 cucchiai di olio. Dopo aver girato il composto ed eliminato i grumi, riscaldiamo una padella di grandezza media con un filo d’olio. Versiamo il composto in modo da riempire la base e quando sarà cotta giriamo il lato. Una volta conclusa la cottura, avremo una delizia da riempire con legumi, verdure grigliate e feta.

Per chi invece volesse provare un pane che spopola in molte parti d’Europa e che possiamo preparare in casa con l’aiuto del bicarbonato, non dimentichiamo di assaggiare il noto soda bread. Resteremo stupiti del risultato.

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